L’irrinunciabile usanza di una pizza a cena: ma fa davvero bene alla dieta?

É certamente il piatto tipico italiano più diffuso al mondo. In Italia, nelle oltre 50mila pizzerie diffuse in tutte le regioni, ogni settimana, si consumano 56 milioni di pizze

Esistono numerose ricerche dalle quali emerge che quasi 9 italiani su 10 mangiano la pizza almeno una volta a settimana. Consumo che raddoppia nella fascia d’età compresa tra i 18 e i 24 anni. Le indagini hanno anche evidenziato che in realtà la pizza non è più vista come un alimento da concedersi raramente per via delle calorie, ma come un “comfort food” da condividere in compagnia.

La pizza un piatto tipico italiano – Cityrumors.it –

 

Ma se siamo a dieta possiamo concederci questo “lusso” o dobbiamo rinunciarci a prescindere? E se la mangiamo la sera fa ingrassare di più? Queste le domande più frequenti. Facciamo chiarezza.

Il piatto tipico italiano

La pizza è un classico esempio di dieta mediterranea. I suoi principali ingredienti sono farina, pomodoro e olio, oltre a una serie di variabili secondo il gusto e la fantasia. Contiene mediamente 270 kcal per 100 g. Ma una pizza non vale l’altra, soprattutto per chi è a dieta o semplicemente sta facendo particolare attenzione al proprio peso. C’è anche chi la evita perché tende a demonizzare un po’ troppo i carboidrati e chi invece ritiene che mangiarla a pranzo sia meglio che mangiarla la sera. Di fatto una pizza contiene molti carboidrati e grassi, mentre è carente di proteine e fibra. Condendola per esempio con verdure e un po’ più di proteine è possibile riequilibrarla.

Come sempre la qualità delle materie prime, la preparazione dell’impasto, la guarnizione e la cottura fanno la differenza. Per esempio, meglio aggiungere l’olio a crudo, cioè dopo la cottura in forno, dato che i grassi insaturi presenti negli oli vegetali esposti ad alte temperature producono composti potenzialmente nocivi per la salute e in grado di rallentare il metabolismo. I consigli per una buona alimentazione suggeriscono di consumare i cibi più energetici nelle prime ore della giornata, perché il corpo umano sente molto i ritmi del giorno. Infatti i carboidrati assunti nelle prime ore della giornata vengono più facilmente impiegati per fornire l’energia necessaria alle attività che svolgiamo, cosa che non accade andando verso le ore del riposo notturno. A parte le solite raccomandazioni, valide per qualsiasi tipo di pietanza, cioè non esagerare con le quantità e cercare di cenare almeno tre ore prima di andare a dormire, ci sono dei piccoli suggerimenti fondamentali per godersi un’ottima pizza anche la sera.

Una pizza in compagnia – Cityrumors.it –

 

Meglio la pizza alla “romana”

Preferire la pizza sottile, quella tipica alla romana per intenderci, migliora la digeribilità e favorisce un risparmio di calorie, evitando anche gonfiori addominali, soprattutto se l’impasto è fatto con farine integrali. Stesso discorso per il tipo di pizza scelto. Naturalmente una pizza vegetariana, magari rucola e pachino, fornirà una quantità di calorie ridotta rispetto a quella salsiccia e broccoli. Anche se preferiamo la margherita, cerchiamo di chiederla con meno mozzarella, si possono risparmiare diverse calorie. E ricordiamo che è sempre meglio integrale, perché la fibra aiuta ad assorbire meno grassi e meno carboidrati. In sostanza, è importante tenere presente che una caloria resta pur sempre una caloria, indifferentemente dal cibo in cui è contenuta, non cambia nemmeno il suo peso se assunta di giorno o di sera. Le regole da seguire sono sempre le stesse, quella fondamentale è considerare quante calorie si introducono durante i pasti, la loro qualità, e se rientrano nel nostro fabbisogno energetico giornaliero.

 

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