Soprattutto in questo periodo dell’anno capita di dover fare i conti con il mal di gola: ecco tutte le soluzioni per stare meglio
In questo periodo dell’anno è facile prendere l’influenza; le temperature si abbassano e i malanni stagionali sono in agguato. Un po’ di febbre, la tosse ed il mal di gola sono i primi effetti che accusiamo e certamente sono anche tra i più fastidiosi. Soprattutto la gola rimane a tutti gli effetti un ‘tasto dolente’ visto che il disturbo non sempre è facile da curare. O meglio, sarebbe facile se capissimo da subito la natura del fastidio.
Esistono però due tipi di mal di gola: quello batterico e quello virale. E’ importante capire di quale dei due si tratta per poi procedere con la cura esatta, ossia quella più efficace.
Mal di gola, i consigli dell’Istituto Superiore di Sanità
Il mal di gola, come spiega l’Istituto superiore di Sanità, può essere provocato da: infezioni virali (raffreddore, influenza, mononucleosi, morbillo, varicella, pertosse), infezioni batteriche (principalmente da streptococco beta emolitico di gruppo A), infezioni del rinofaringe e dell’orofaringe (adenoiditi, tonsilliti) e malattie del naso e dei seni paranasali (riniti, rinosinusiti, ostruzione respiratoria nasale). Ogni caso ha chiaramente un suo rimedio specifico.
Solitamente il mal di gola è virale, cioè trasmesso dai virus che circolano con più frequenza in inverno, perché le temperature si abbassano. Se l’origine è virale, non serve prendere l’antibiotico, basterà prendere farmaci antinfiammatori o analgesici, bere molti liquidi evitando bevande troppo calde, utilizzare colluttori, fare uso di inalazioni o pasticche con sostanze balsamiche, evitare il fumo e limitare il consumo di alcol.
Per il mal di gola che nasce direttamente da un’infezione batterica serve l’antibiotico. I sintomi fra virale e batterico sono spesso simili: bruciore e male di gola, con anche febbre, che nelle forme batteriche solitamente insorge in maniera più violenta, sottolinea l’ISS. La certezza che si tratti di un mal di gola batterico, comunque, si ha solo con un tampone faringeo che andrà a rilevare l’effettiva presenza dei batteri e dirà anche di che tipologia sono.
L’Iss precisa infine che se il medico ha il sospetto che si tratti di una faringite causata dallo streptococco beta emolitico di gruppo A, soprattutto nei bambini, può eseguire un test rapido (RADT) per la ricerca degli antigeni dello streptococco che dà una risposta in pochi minuti.