Numerose sono le malattie date dalle punture delle zanzare e la pioggia ne alimenta la diffusione: ecco cosa accade
Le punture di zanzare sono uno dei metodi con cui le malattie vengono trasmesse. E ad influenzare questo processo sono i fattori climatici sia locali che globali. A dimostrarlo è uno studio internazionale, promosso dall’Associazione Americana per il Progresso della Scienza, pubblicato su Science Advances e ripreso da AGI.
Un’analisi dei dati relativi alla malaria e alla febbre dengue, suggerisce che i fattori climatici locali hanno determinato il grado d’incidenza delle malattie ogni anno, mentre i fattori climatici globali hanno esercitato un’influenza sulle malattie, circa ogni 2 o 4 anni. Secondo Bernard Cazelles, del Sorbonne Universite, Institut de Biologie de l’Ecole Normale Superieure e colleghi, questi risultati potrebbero contribuire all’attuazione di azioni precoci in grado di prevenire le epidemie. Le malattie trasmesse dalle zanzare continuano a minacciare la salute pubblica in tutto il mondo, soprattutto nelle regioni tropicali e subtropicali.
Le epidemie di malaria, virus Zika, dengue e febbre del Nilo occidentale sono frutto di diversi fattori, tra cui l’evoluzione dei patogeni e le condizioni socioeconomiche. La comunità scientifica tende a concordare sul fatto che anche le variabili climatiche, come l’umidità locale e l’andamento delle precipitazioni, svolgano un ruolo importante nella diffusione delle malattie.
Grazie a osservazioni climatiche, i ricercatori hanno eseguito un’analisi per individuare le fasce temporali in cui queste malattie presentano forti associazioni con i fattori climatici locali, come ad esempio, temperatura, precipitazioni e umidità e globali come, ad esempio ENSO, un fenomeno che si osserva nell’Oceano Pacifico equatoriale, caratterizzato da oscillazioni periodiche irregolari della pressione atmosferica e della temperatura delle acque.
I risultati suggeriscono quindi che le condizioni climatiche locali hanno generalmente influenzato la diffusione delle malattie su scale temporali stagionali, ovvero annuali, mentre le condizioni climatiche globali hanno influito sull’insorgere delle malattie su periodi temporali, compresi da 2 a 4 anni.
“La ricerca supporta la crescente evidenza che i fattori climatici locali e globali possono influire e condizionare l’emergere di malattie trasmesse dalle zanzare e questi effetti dipendono in modo consistente dalla scala temporale”, hanno dichiarato gli addetti ai lavori. In definitiva, comprendere meglio queste dinamiche potrebbe agevolare l’adozione di misure preventive più tempestive, al fine quindi di evitare epidemie.
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