Proprio in questi giorni ricorre uno straordinario anniversario che il rocker emiliano ha voluto personalmente celebrare con un messaggio sul suo profilo social
Uno degli album iconici di Vasco Rossi, “Liberi Liberi”, fu pubblicato l’8 aprile del 1989. A distanza di 35 anni lo stesso cantante ha omaggiato questa ricorrenza. Fu uno dei lavori di più grande successo, quello di Liberi Liberi, rilasciato ufficialmente l’8 aprile del 1989, un successo grandioso che lanciò definitivamente il Blasco nell’empireo dei più grandi cantanti italiani di quegli anni. Fu il nono album in studio di Vasco Rossi, ma anche l’unico album prodotto senza lo storico produttore di Vasco Rossi, ovvero Guido Elmi.
Vasco Rossi, noto anche come Vasco o Blasco, è uno dei più noti cantanti italiani. Provocatore, innovatore, si è sempre circondato di grandi musicisti, che hanno dato valore a testi di semplice e immediata chiarezza. Dal suo debutto, avvenuto nel 1977, ha pubblicato 34 album, vendendo oltre 40 milioni di dischi-.
Esattamente 35 anni fa, Vasco Rossi pubblicava il nono album di una carriera in folgorante ascesa che segnerà per sempre la sua produzione musicale, un album diventato un inno per intere generazioni. L’8 aprile del 1989 usciva in tutti i negozi di dischi, come accadeva tanti anni fa, l’album “Liberi, liberi” e nulla fu più come prima nella musica italiana. Otto tracce, ovvero: “Domenica lunatica“, “Ormai è tardi“, “…Muoviti!“, “Vivere senza te“, “Tango… (della gelosia)“, “Liberi…liberi“, “Dillo alla Luna” e “Stasera!“ che rappresentano tutt’ora un manifesto di vita del rocker emiliano e che all’epoca segnarono per sempre un modo di vivere diverso, senza regole imposte, con la voglia di divertirsi e di amare. “L’album Liberi liberi compie 35 anni!”. Inizia così il post sul personale account Instagram con cui lo stesso Vasco Rossi ha voluto ricordare e celebrare il compleanno del suo nono album in studio, forse davvero il più sentito e il più iconico della sua sterminata produzione musicale.
La particolarità di questo album sta anche nel fatto che fu il primo senza la partecipazione del suo storico produttore Guido Elmi, ma fu anche la prima volta che Vasco si ritrovò a lavorare senza la sua storica Steve Rogers Band al completo. “Sono entrato da solo in sala di registrazione senza Guido Elmi. Dovevo dimostrargli che potevo andare avanti anche senza di lui. Ho registrato, prodotto e arrangiato l’album Liberi liberi… che alla fine è venuto molto duro, molto rock, molto crudo”, scrive il Blasco nel post pubblicato. Fu un successo clamoroso. Liberi liberi vendette 900mila copie solo nell’89 e rimase in testa alle classifiche per quasi un intero anno. I nove dischi di platino conquistati e i trionfali tour sold out nei palasport dimostrarono che Vasco e la sua musica erano pronti per conquistare gli stadi. E dopo il primo storico di San Siro, a Milano, si aprirono definitivamente le porte ai leggendari concerti negli stadi che hanno fatto la storia del rocker di Zocca e della sua band.
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