I ricercatori di Birmingham hanno scoperto una piccola proteina presente in natura che è promettente come nuova terapia per l’osteoporosi
Alcuni scienziati hanno dimostrato che un peptide naturale è promettente come nuova terapia per i disturbi legati alla perdita ossea e potrebbe presentare vantaggi rispetto ai farmaci esistenti.
Pepitem (Peptide Inhibitor of Trans-Endothelial Migration) è stato identificato per la prima volta nel 2015 dai ricercatori dell’Università di Birmingham. La ricerca più recente mostra per la prima volta che potrebbe essere utilizzato come intervento clinico innovativo e precoce per invertire l’impatto delle malattie muscoloscheletriche legate all’età. Di seguito, scopriamo cosa hanno scoperto i ricercatori e i potenziali vantaggi sugli esseri umani.
Nuova incredibile proteina in grado di combattere l’osteoporosi
La ricerca è stata finanziata da importanti sovvenzioni del Medical Research Council e della Lorna and Yuti Chernajovsky Biomedical Research Foundation, che finanzia ricerche pionieristiche sulla creazione di nuovi farmaci mirati per migliorare la salute. I dati dimostrano che Pepitem migliora la mineralizzazione, la formazione e la resistenza ossea e inverte la perdita ossea nei modelli animali di malattia.
Fino al 10% dell’osso umano viene sostituito ogni anno attraverso una complessa interazione tra due tipi di cellule: gli osteoblasti, che formano l’osso, e gli osteoclasti, che distruggono l’osso. I disturbi di questo processo sono responsabili di caratteristiche di malattie come l’osteoporosi e l’artrite reumatoide, che mostrano un’eccessiva disgregazione ossea, o la spondilite anchilosante, dove si verifica una crescita ossea anormale.
Le terapie per l’osteoporosi più comunemente utilizzate mirano agli osteoclasti per prevenire un’ulteriore perdita ossea. Sebbene esistano nuovi agenti “anabolici” in grado di promuovere la formazione di nuovo osso, questi presentano limitazioni nel loro uso clinico. A tal riguardo, i risultati della ricerca hanno dimostrato che la proteina regola il rimodellamento osseo. L’aumento della quantità presente nel corpo stimola la mineralizzazione ossea nelle “ossa giovani”. Ciò si traduce in un aumento della forza e della densità ossea simile agli attuali farmaci standard di cura.
I ricercatori hanno anche dimostrato che la somministrazione di ulteriore Pepitem limita la perdita ossea e la migliora nei modelli animali in menopausa. Quest’ultima è un fattore scatenante comune della perdita ossea osteoporotica negli esseri umani. Hanno mostrato risultati simili anche in modelli di malattia infiammatoria ossea (artrite), in cui la proteina ha ridotto significativamente il danno osseo e l’erosione.
Questi risultati sono stati sottolineati da studi che hanno utilizzato tessuto osseo umano, raccolto da pazienti anziani durante un intervento chirurgico alle articolazioni. Ulteriori studi sui topi hanno dimostrato che riduce significativamente il numero di osteoclasti, con conseguente riduzione del riassorbimento minerale osseo.