Perché a volte le orecchie fischiano? La curiosità che non conoscevi

Le orecchie che fischiano sono un disturbo molto comune, non tutti però sanno da cosa dipende e soprattutto come gestirlo.

Il corpo utilizza segnali di vario tipo per manifestare un disturbo, questi possono essere vari ad esempio il singhiozzo o un orecchio che fischia. Propriamente il nome di questa condizione è acufene, ovvero l’illusione di percepire un suono specifico come un fischio.

orecchie fischiano
Orecchie che fischiano (cityrumors.it)

Sembra un rumore di sottofondo, che per alcuni è quasi pungente, per altri più simile ad un suono lungo, per altri ancora come una cascata. Tuttavia è utile chiarire che non è semplicemente un rumore nell’orecchio ma è la percezione di un rumore che in realtà non c’è. Non è quindi una condizione propria dell’orecchio.

Fischio nell’orecchio, cosa indica realmente

Questo può derivare da cause molto diverse come ad esempio un trauma alla cervicale che ha avuto una degenerazione sull’orecchio, un problema dovuto a danni interni allo stesso, un fattore psicologico. La condizione è molto varia ed è per questo che risulta necessario vedere uno specialista per farsi aiutare e quindi per comprendere quali sono le cause scatenanti e come procedere.

orecchie disturbo
Orecchie che fischiano, cause e rimedi (cityrumors.it)

La questione però per alcuni è così intensa e fastidiosa da rendere veramente difficile e complessa la vita di tutti i giorni. La sensazione è sempre soggettiva, quindi prescinde dal tipo di origine che sia vascolare, acustica o cervicale. Dopo aver fatto la visita e aver determinato il motivo della comparsa si può trattare l’acufene nel modo appropriato. Laddove ci sia un problema all’orecchio e quindi il fischio derivi da quello, allora una volta sanato, il disturbo sparirà. La questione è più complessa quando le cause sono indipendenti perché bisogna attivare procedure più lunghe per poter costringere il corpo ad abituarsi e quindi isolare quella sensazione. Possono esserci anche dei disturbi associati come abbassamento dell’udito, orecchio chiuso come se ci fosse un tappo, autofonia.

La terapia farmacologica è un’opzione ma non sempre è la soluzione generale. Vi sono quindi quelle più specifiche di riallenamento ovvero il paziente viene sottoposto progressivamente ad un rumore nel tempo affinché si abitui a non sentirlo più. In questo caso si va dai sei mesi ad oltre un anno di terapia per ottenere i benefici effettivi e a lungo termine ma la cosa positiva è non andare a impattare sull’organismo con soluzioni come medicine e simili. Sarà sempre il medico, in base alle cause relative, a determinare come procedere in base al fattore scatenante dello stesso.

Gestione cookie