In ogni giorno dell’anno si può trovare l’occasione per fare o ricevere regali, ma il giorno di Natale per tradizione è quello consacrato allo scambio dei doni
Anche se il freddo tipico di questo periodo ha tardato ad arrivare sulle nostre regioni, a grandi passi ci stiamo avvicinando al 25 dicembre, giorno che tutto il mondo celebra il Santo Natale. L’atmosfera nelle città è diventata tutta particolare, le strade e le piazze, come i balconi delle case e le vetrine dei negozi, sono addobbate a festa con luminarie multicolore che rendono unico questo momento.
Il Natale è il periodo dell’anno in cui la famiglia e gli amici si riuniscono per celebrare la festa più attesa dell’anno. La cena della vigilia o il pranzo del giorno di Natale restano uno dei simboli delle festività natalizie. Una delle migliori tradizioni a essi associate è ovviamente lo scambio dei regali. Da secoli l’usanza di scambiarsi i doni è tra i simboli più importanti e riconosciuti del Natale.
La festa più amata dalle famiglie italiane
La festa più amata da grandi e bambini. Il Natale resta sempre il giorno più importante dell’anno, si torna nelle città natie per trascorrere le festività con i propri cari, intorno alla tavola imbandita per la sera della vigilia e per il pranzo di Natale. Ogni regione, ogni città italiana ha il proprio menù personalizzato, quel piatto tipico che viene preparato per quel giorno seguendo una tradizione che negli anni resta immutata, di generazione in generazione.
Così come resta immutato nel tempo e ci fa tornare in mente sempre di quando eravamo bambini, il rito dello scambio dei doni, che per giorni abbiamo visto accumularsi sotto quell’albero di Natale luminoso e colorato, preparato nel soggiorno di casa. Lo scambio di regali a Natale è un modo per rafforzare i legami familiari e sociali. La tradizione crea un senso di comunità, connettendo le persone attraverso il gesto significativo del dono. Questo momento speciale contribuisce a creare ricordi duraturi e a stabilire legami più stretti tra amici e familiari.
Ma da dove arriva questa tradizione?
L’origine dello scambio di doni natalizi non ha una matrice religiosa vera e propria, anche se è stata spesso associata ai doni dei Tre Magi. Non soltanto oro, incenso e mirra quindi, ma più comunemente si fa risalire lo scambio di doni all’antica Roma, quando tra il 17 e il 23 dicembre si celebravano i Saturnali, ciclo di festività della religione pagana romana dedicato al Dio Saturno, protettore delle semine. Nella tradizione Cristiana, la descrizione dei Re magi che viene fatta nel vangelo di Matteo è estremamente scarna ed è stata la successiva tradizione cristiana ad aggiungere ulteriori dettagli: erano tre e si chiamavano Melchiorre, Gaspare e Baldassarre.
Per celebrare la nascita di Gesù questi tre personaggi avrebbero omaggiato il bambino appena nato con tre regali: l’oro, perché è un dono riservato ai re, l’incenso, perché è simbolo di divinità e la mirra, simbolo di mortalità. Negli anni questa tradizione si è tramandata nelle famiglie italiane con i doni sotto l’albero per i bambini, poi tutta la famiglia è stata sempre più coinvolta in quello che possiamo considerare come un bellissimo gesto d’amore e d’affetto. I regali di Natale infatti, possono anche essere un modo per esprimere riconoscenza e gratitudine verso coloro che hanno fatto parte della nostra vita nell’anno trascorso. Questa pratica rende il periodo natalizio un momento ideale per riflettere sulle relazioni significative e mostrare apprezzamento per le persone care.