Nonostante una variabilità metereologica che non promette bel tempo, gli italiani sono pronti a partire per il ponte del 25 aprile e del 1 maggio
La Primavera corre veloce e i ponti in arrivo i prossimi giorni, a cavallo tra il 25 aprile e il primo maggio, permetteranno a molti di godere di un po’ di relax, staccando la spina dalla routine quotidiana, portafoglio permettendo. Inflazione e instabilità geopolitica in corso non hanno scoraggiato le partenze, così come gli incrementi tariffari che hanno comunque segnato un aumento del +18% negli ultimi 12 mesi.
Dopo i dieci milioni di italiani partiti per le vacanze di Pasqua lontano dalla propria casa, altri 8 milioni e mezzo stanno programmando un viaggio per il ponte del 25 aprile e quello del 1 maggio. Favoriti dalla chiusura delle scuole decisa in molte regioni d’Italia, l’italiano ha deciso di prendersi uno spring break, prima di arrivare alle agognate vacanze estive.
Un ponte molto costoso
Tutto è pronto per la grande fuga dalle città. Nonostante il tempo, dopo aver illuso per l’arrivo di una estate anticipata, stia facendo qualche bizza di troppo, saranno quasi dieci milioni gli italiani che sfrutteranno il ponte di Primavera per un anticipo di vacanza. Secondo le stime di Federalberghi infatti, per il ponte della Liberazione, il 91,4% degli italiani resterà in Italia, mentre l’8,6% sceglierà una località estera. Le mete preferite per i viaggiatori che resteranno all’interno dei confini nazionali saranno il mare (29,7%), le località d’arte (28,8%) e la montagna (17,5%). L’occasione quindi c’è, ma bisogna far i conti con i rincari generalizzati e qui arrivano le dolenti note. Assoutenti ha valutato infatti che le vacanze di questo periodo costeranno il 10.5% in più agli italiani e per questo le richieste rilevano un calo del 2,8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
L’aumento della spesa per acquistare dei pacchetti vacanza, tutto compreso, o quasi, ha registrato nell’ultimo mese un incremento dell’8,2% su base annua. Ma i rincari riguardano anche gli alberghi che hanno fatto lievitare le tariffe del 6,9% e B&B e case vacanza, i quali registrano una risalita dei prezzi dell’8,4% rispetto al 2023.
Il costo più alto
L’incidenza maggiore è relativa al costo del volo aereo, ormai tornato un mezzo di trasporto molto costoso. I voli nazionali sono aumentati del 19,1% rispetto al 2023, quelli europei del 16,5%, +7,3% i voli internazionali. Anche il treno “non fa sconti”, ma rilancia: i biglietti rincarano dell’8%, e autobus e pullman salgono del 4%. Stessa situazione per chi sceglierà l’auto per spostarsi, perché dovrà mettere in conto il prezzo del carburante in continua ascesa. Come spiega il Codacons, quello che si sta cominciando a notare è un aumento che peserà sulle tasche degli italiani e renderà più costosi i viaggi in auto. Nello scorso fine settimana si sono sforati i 3 euro sulle autostrade, rispetto a inizio anno un litro di verde costa oggi in media l’8,2% in più, con un aggravio di spesa pari a +7,3 euro a pieno. Non ci sono ricette miracolose per affrontare la situazione, ma il consiglio rimane sempre quello di programmare le vacanze con largo anticipo. In tal modo sarà possibile trovare tariffe aeree più basse e posti disponibili nelle strutture ricettive che vantano il miglior rapporto qualità-prezzo.