Il 2025 sarà l’anno con più ponti e vacanze a disposizione. Il calendario sembra essere a favore dei lavoratori: i giorni da ricordare.
Anno nuovo, vita nuova. Si dice spesso, ma nel 2025 cambieranno molte cose. A partire dal calendario. Le anticipazioni per la nuova stagione sembrano essere incoraggianti sotto molti aspetti: in primis quello legato a ponti, ferie e giorni di vacanza. Gli ultimi giorni del 2024 sono all’insegna di propositi e parametri da applicare durante il tempo che verrà.
Rimpianti e rimorsi avranno tempo, eventualmente, per maturare. Intanto occorre capire come organizzare il proprio tempo. Le prime avvisaglie di una stagione fitta di impegni si fermano davanti alla possibilità di gestire le ferie in maniera differente, non si tratta di semplici vacanze o permessi. Il 2025, infatti, sarà l’anno con più giorni liberi per via di una serie di incastri che vanno a coincidere con le feste comandate e non solo.
Ponti e vacanze nel 2025: l’elenco completo
Gli italiani, naturalmente, sono già all’opera con calcolatrici e agenzie viaggi alla portata. Infatti, secondo le stime dell’ISTAT, partiranno molte persone. Anche soltanto per qualche weekend: un giro d’affari pari a 9 miliardi rispetto a un totale di 12 milioni di vacanzieri. Ora rimane soltanto da stabilire quando partire.
È possibile farlo considerando le diverse festività disponibili. Si comincia dal ponte del 1° novembre: 3 giorni di stop. Si passa, dunque, alle vacanze natalizie che, nell’anno venturo garantiranno circa 17 giorni di ferie. Difficile pensare di utilizzarli in maniera consecutiva, ma anche a scaglioni resta comunque un “tesoro” da custodire per vivere il cosiddetto “tempo di qualità” da passare con famiglia e amici.
I giorni da ricordare
Veniamo, dunque, a Pasqua e 25 aprile: i giorni a disposizione sono, addirittura, 6 sommando le ricorrenze. Il ponte del 1° maggio, poi, prevede altri 4 giorni di sosta. In conclusione c’è quello del 2 giugno Festa della Repubblica. In attesa delle vacanze estive. L’imbarazzo della scelta pervade i dipendenti, i quali – sapendosi organizzare – potrebbero far combaciare le vacanze con la richiesta di qualche giorno feriale e godersi ottimi spunti per viaggiare – come dimostrano le statistiche – ma anche per ricaricare le batterie.
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Se da un lato, infatti, ci sono più occasioni per fare una pausa, dall’altro il 2025 sarà l’anno di una manovra finanziaria (fra le altre cose) molto impegnativa con ripercussioni economiche non indifferenti. Vacanze sì, ma intelligenti. E non si tratta solo di partenze. L’utente medio, dentro e fuori l’orario di lavoro, è chiamato a una riorganizzazione costante della propria agenda. La qualità della vita si aggiorna, ma rintracciare i momenti di appagamento – al netto delle opportunità del calendario – è fin troppo complicato.