Quello della pressione alta è un disturbo comune: ecco come capire i sintomi e cosa fare in caso di ipertensione
Sono tanti coloro che soffrono di pressione alta, basta pensare ai numeri che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha reso noti a pochi mesi fa. L’OMS, in un rapporto diffuso il 19 settembre 2023, ha rivelato che il numero di terrestri con ipertensione è raddoppiato dal 1990 al 2019, passando dai 650 milioni agli 1,3 miliardi.
Nelle persone adulte, i valori ottimali di pressione arteriosa sono inferiori a 120/80 mmHg. Si parla di ipertensione quando almeno uno dei due valori supera la norma con un aumento conseguente del rischio di sviluppare altre patologie cardiovascolari, spiega hamanitas.it..
L’ipertensione arteriosa non è una malattia, ma un fattore di rischio, ovvero una condizione che aumenta la probabilità che si verifichino altre malattie cardiovascolari (per esempio: angina pectoris, infarto miocardico, ictus cerebrale). Per questo, è importante individuarla e curarla:
Ipertensione, cosa c’è da sapere
L’ipertensione arteriosa, si legge, colpisce fino al 60% di individui sopra i 60 anni perché la sua prevalenza aumenta con l’aumentare dell’età. La prevalenza di ipertensione negli adulti è intorno al 30-45%, e interessa maggiormente il sesso maschile (24% contro il 20% nelle femmine). Si stima che nel 2025 le persone nel mondo affette da questa patologia saranno intorno a 1,5 miliardi.
Come limitare i disagi? Il primo passo da fare consiste nell’apportare modifiche al proprio stile di vita, riducendo il sale nell’alimentazione, diminuendo il consumo di alcolici, perdendo chili in eccesso, smettendo di fumare e facendo attività fisica aerobica regolare. In base alla gravità dell’ipertensione, per un eventuale inizio di terapia.
Esistono diversi tipi di farmaci utilizzati nel trattamento dell’ipertensione, tra cui diuretici, beta-bloccanti, calcio-antagonisti, ACE inibitori e sartani, solo per citarne alcuni. Ogni classe di farmaci ha le proprie peculiarità, controindicazioni e potenziali effetti collaterali. Oggi esistono anche molte associazioni di farmaci in un’ unica compressa, scelta terapeutica che può essere particolarmente comoda per i pazienti che necessitano di terapie complesse. Ad ogni modo è chiaro che va interpellato il medico di fiducia che proporrà la cura più adatta, pensando all’efficacia e agli effetti collaterali.