Prestare l’auto ad un amico o ad un parente potrebbe rivelarsi un gravissimo errore: cosa rischi secondo la legge

Un gesto altruista: prestare l’auto a un amico o a un parente. Ma le implicazioni di natura legale possono essere tantissime

Prestare l’auto a un amico o a un parente può sembrare un gesto di cortesia e fiducia, ma è importante essere consapevoli dei rischi associati a questa pratica.

Prestare auto, rischi
Prestare la propria auto: i rischi – (cityrumors.it)

Condividere le chiavi del proprio veicolo può comportare conseguenze impreviste, sia dal punto di vista legale che finanziario. In questo articolo, esamineremo i potenziali rischi del prestare l’auto e forniremo consigli su come proteggersi da eventuali complicazioni.

Prestare l’auto a un amico o a un parente può comportare rischi significativi, sia dal punto di vista legale che finanziario. È importante essere consapevoli dei potenziali pericoli e prendere precauzioni per proteggere se stessi e il proprio veicolo. Tuttavia, è possibile ridurre il rischio di complicazioni quando si presta l’auto, garantendo una maggiore tranquillità per entrambe le parti.

Prestare l’auto ad un amico o ad un parente potrebbe rivelarsi un gravissimo errore

Una delle principali preoccupazioni quando si presta l’auto è la responsabilità legale in caso di incidente. Se il conducente autorizzato si trova coinvolto in un incidente, il proprietario dell’auto potrebbe essere ritenuto responsabile per i danni materiali e personali causati, anche se non era alla guida al momento dell’accaduto.

È importante verificare se l’assicurazione copre l’uso dell’auto da parte di terzi e se vi sono restrizioni o limitazioni. Secondo l’articolo 27 della Costituzione, la responsabilità penale è personale. Ciò significa che solo il conducente sarà responsabile dei reati commessi con l’auto prestata, anche in caso di incidenti gravi come investimenti di pedoni.

Prestare auto, rischi
Prestare l’auto ad un amico o ad un parente potrebbe rivelarsi un gravissimo errore – (cityrumors.it)

Secondo la legge, se il prestito dell’auto dura meno di trenta giorni o se il veicolo viene prestato a un familiare convivente, non ci sono formalità particolari da seguire. Se il prestito supera i trenta giorni o se coinvolge familiari non conviventi o amici, è necessario comunicare alla Motorizzazione il comodato per annotarlo sulla carta di circolazione. Non farlo potrebbe comportare una multa salata di 705 euro e il ritiro della carta di circolazione.

Se un incidente è causato dal conducente dell’auto prestata, l’assicurazione dovrà coprire i danni all’altro veicolo coinvolto. Il proprietario subirà un aumento della classe di merito. A meno che la polizza non preveda limitazioni di responsabilità ai soli incidenti causati dal proprietario stesso. Se invece il conducente dell’auto è vittima di un incidente causato da altri, l’assicurazione dovrà risarcire il proprietario per i danni materiali e il conducente per eventuali danni fisici.

Oltre agli incidenti, prestare l’auto comporta il rischio di danni al veicolo. Prima di prestare l’auto, è consigliabile stabilire chi sarà responsabile per eventuali danni e definire eventuali regole o restrizioni. Se il conducente dell’auto prestata commette una violazione, sia il guidatore che il proprietario possono essere chiamati a pagare l’intera sanzione economica, con una responsabilità in solido. Se nessuno paga, entrambi rischiano di ricevere una cartella esattoriale e subire pignoramenti. Inoltre, il proprietario dell’auto potrebbe incorrere in un fermo amministrativo.

Anche se raro, esiste il rischio che l’auto prestata venga rubata o smarrita. In caso di furto o smarrimento, il proprietario dell’auto potrebbe affrontare complicazioni con l’assicurazione e dover fronteggiare perdite finanziarie. È importante prestare attenzione a chi si presta l’auto e considerare l’utilizzo di sistemi di tracciamento GPS o dispositivi antifurto per ridurre il rischio di furto o smarrimento.

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