Il profumo è personale ed è spesso un segno distintivo quindi va scelto con cura: i consigli per non sbagliare
Il profumo è importante e strettamente personale. E’ un vero e proprio segno distintivo; molto spesso una persona si riconosce, anche a distanza, proprio per l’odore che emana. In virtù di questi motivi, scegliere la fragranza che fa al caso proprio non è semplice; può capitare che se ne scelga una che colpisce al primo istante, ma che dopo pochissimo tempo smetta di piacerci.
Quello che riguarda il profumo è un tema molto delicato: c’è chi ne sceglie uno e non lo cambia per tutta la vita, chi ne colleziona tanti da usare a seconda delle occasioni, chi si stanca facilmente di una fragranza e anche chi ne utilizza un paio da alternare in base all’umore. Insomma, le abitudini sono tantissime ed una cosa è certa: il profumo va scelto con massima attenzione.
A dare i suggerimenti giusti per scegliere il profumo corretto è stato Francis Kurkdjian, profumiere francese-armeno vincitore del premio Prix François Coty nel 2001, a Vanity Fair. Le indicazioni da seguire, secondo l’esperto, sono ben sette.
Farsi guidare dall’istinto. “Penso che al giorno d’oggi si debba scegliere prima di tutto una marca, come nel caso di un abito o una borsa, perché ogni brand ha la sua identità olfattiva, che anche il naso deve rispettare. Una donna che veste Chanel, non ha le stesse esigenze di una che sceglie Saint-Laurent, lo stesso vale per il profumo. Sarà necessario lasciarsi guidare dall’istinto, perché nessuno riuscirà a portare un profumo che non gli piace anche se creato dal suo brand preferito. È praticamente impossibile. Il nostro naso accetta alcuni odori e ne scarta altri”.
La fragranza che piace subito non sempre è quella giusta. “Mai fare un acquisto affrettato con il profumo. Consiglio di andare spesso in profumeria o nei duty free degli aeroporti, per conoscere le fragranze, che non a caso sono a disposizione del pubblico”.
Non è vero che bisogna valutate l’interazione con la pelle: “È vero che forse un naso come il mio potrebbe distinguere l’impercettibile differenza dell’effetto di un profumo fra una persona e l’altra, ma una persona non allenata a sentire centinaia di note al giorno, non ci fa caso. Ogni profumo ha la propria identità e si riconosce a prescindere dalla pelle che lo porta”.
Quando in dubbio puntare su note agrumate: “Le essenze agrumate, sono note universali, da sempre le più utilizzate, aggiungerei la vaniglia, ormai presente in molte fragranze anche il muschio. Queste si possono definire essenze facili, perché sono le più conosciute e utilizzate”.
Meglio non essere fedeli: “Sono un grande partigiano dell’infedeltà. Bisogna essere fedeli a se stessi e al proprio stile e non ad un unico profumo”.
RI classici sì, ma rivisitati: “Adoro i grandi classici della profumeria, nei grandi e nei piccoli prodotti, ma sono un accanito modernizzatore delle fragranze. Come nella cucina, in profumeria è necessario adattarsi al gusto del tempo”.
Il buon senso della stratificazione: “Con una sovrapposizione di prodotti, la tua crema, il deodorante, l’odore dei vestiti, degli armadi si riesce a creare un’identità olfattiva. È una regola importante da seguire se si vuole essere sempre riconoscibili e avere una firma. Bisogna fare estrema attenzione, però, a far interagire i differenti cosmetici, in modo da creare una compatibilità gradevole al naso”.
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