Pronti al rientro? La sindrome post-vacanze è in agguato: 5 dritte per affrontarla

Il rientro alla routine può coincidere con una pericolosa sindrome post-vacanze. Si tratta di un problema concreto, che si può affrontare con 5 semplici accorgimenti

Le feste stanno per salutarci. Ancora un ultimo sprazzo di gioia, un ricordo di momenti felici, e poi… la sveglia che torna a suonare. Quel trillo odioso che ci strappa dal letto nel cuore della notte, la corsa contro il tempo per prepararsi e catapultarsi in quel luogo che, per molti, è sinonimo di fatica, stress, qualche nervosismo, ma anche, diciamocelo, soddisfazioni e legami importanti.

Depressione
Pronti al rientro? La sindrome post-vacanze è in agguato: 5 dritte per affrontarla – Cityrumors.it

Domani si torna al lavoro”, una frase che riecheggerà nelle case, che pronunceremo noi stessi, magari mentre l’orologio segna le 20 e siamo a tavola con la famiglia. Uno sguardo al partner, una ricerca di complicità, e forse, in quegli occhi, la stessa malinconia che sentiamo dentro, la conferma che non siamo soli a provare questa sensazione.

Di nuovo a condividere spazi con persone al di fuori della nostra cerchia familiare, tra capi che assegnano compiti, colleghi che pretendono risultati e altri, come noi, che condividono gli stessi obiettivi e le stesse fatiche. E allora ci torna in mente che questa routine ci accompagnerà fino a Pasqua, con una brevissima parentesi di respiro.

Uno stato d’animo che si ripresenta puntualmente ogni anno e che, come ogni cosa, ha un nome. Maria Antonietta Gulino, presidente dell’Ordine degli psicologi della Toscana, ci rivela che oltreoceano lo chiamano “post vacation” o “holiday blues”.

5 mosse per scampare alla sindrome post-vacanze

Non si tratta di una malattia vera e propria, intendiamoci, ma di una condizione psicologica molto diffusa, che tocca lavoratori di ogni angolo del pianeta. In ogni paese, in ogni lingua, ci sarà qualcuno che domani pronuncerà quella frase, “Domani si torna al lavoro”, e sentirà quel peso sul cuore.

La dottoressa Gulino, intervenuta ai microfoni di Adnkronos, ha però una “ricetta” in 5 punti per superare questo momento. Primo consiglio: “Evitare l’effetto interruttore”. Non spegnere di colpo l’interruttore delle vacanze, ma affrontare il rientro con dolcezza, magari, per chi può, con un rientro graduale.

Depressione post-vacanze
5 mosse per scampare alla sindrome post-vacanze – Cityrumors.it

Secondo: non abbandonare le buone abitudini che abbiamo preso durante le ferie. Continuare a coltivare hobby, uscire a cena, leggere, insomma, mantenere vive le attività che ci hanno fatto stare bene. Terzo: dopo le abbuffate delle feste, è il momento di tornare a un’alimentazione più equilibrata e controllata.

Quarto: occhio al sonno! Niente più notti brave, perché la mancanza di riposo non fa che peggiorare il nostro umore. Quinto e ultimo consiglio: “mantenere il più possibile solide le relazioni che abbiamo coltivato durante le vacanze”, perché il contatto con le persone che ci fanno stare bene è un vero toccasana.

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