Soffrire di prurito alle gambe può essere fastidioso, oltre a essere sintomo di una patologia da non sottovalutare, ecco quale.
Avere un fastidio alla propria pelle, come accade quando si ha un prurito alle gambe, irritante, al punto tale che impedisce di svolgere le normali attività pur di soddisfare questo bisogno. In realtà, riuscire a resistere, per quanto possa essere difficile sarebbe importante, se non si vuole generare un danno ancora più grave, anche a livello cutaneo, alla zona interessata.
Determinare la causa, ovviamente con il supporto di un medico, diventa fondamentale, così da mettere in atto la terapia più idonea e far sì non solo che la situazione possa risolversi, ma anche che il sintomo non si ripresenti. Affrontare la situazione senza tergiversare a lungo resta comunque cruciale.
In genere si tende a pensare che un prurito alle gambe sia da addebitare a un problema alla pelle, come accade ad esempio quando si è stati punti da un insetto o a causa di un’allergia. In questo caso sarebbe bene tenere il più possibile pulita con un detergente la zona interessata, oltre a evitare il contatto con la sostanza che può essere all’origine di tutto. Nei casi più gravi, ma sempre sotto prescrizione medica, si può assumere un antistaminico, che può essere davvero provvidenziale.
A volte però la causa scatenante può essere di tutt’altro tipo e non deve essere mai sottovalutata. Ci sono infatti dei pazienti che hanno riscontrato questo sintomo per una cattiva circolazione sanguigna, specialmente se questo è accompagnato da gonfiore e sensazione di debolezza agli arti inferiori. Si tratta di situazioni che possono essere tipiche di chi ha problemi di trombosi venosa profonda, insufficienza venosa cronica e vene varicose. Spesso si ritiene che disturbi simili possano interessare soprattutto persone non più giovanissime, specialmente se tendono ad avere una vita sedentaria, ma non è detto sia così.
Questo tipo di condizione si verifica quando il sangue si accumula nelle vene delle gambe a causa di un insufficiente ritorno venoso al cuore, al punto tale da rendere difficili anche i movimenti più semplici.
Se si vuole cercare di alleviare la situazione è determinante fare attività fisica, senza fare necessariamente grossi sforzi, può bastare una camminata di 10-15 minuti al giorno di media intensità. Altrettanto utile può essere tenere le gambe sollevate per qualche minuto quando dolori e pesantezza sono più forti.
I medici consigliano inoltre di indossare le calze a compressione graduata, pensate proprio per facilitare la circolazione, anche se possono essere ritenute non ideali in estate. Sono poi consigliabili anche yoga e nuoto, che tendono in allenamento i muscoli.
E’ comunque determinante evitare le diagnosi estemporanee e agire di impulso senza prima avere consultato il medico. Grazie a un’analisi del proprio comportamento e, se necessario, ad alcuni esami specifici, sarà infatti possibile capire insieme quale possa essere la causa. Un colloquio preliminare è sempre raccomandabile, ci sono infatti persone che riscontrano questo malessere in periodi di forte ansia e stress, che riversano sul proprio fisico.
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