Qual è la regione italiana più triste? Gli ultimi dati comunicati dall’Istat parlano chiaro: tutto quello che serve sapere
Qual è lo stato di felicità degli italiani nel tempo libero? A rispondere a questa domanda ci ha pensato direttamente l’Istat che ha emanato una speciale classifica a riguardo. Secondo quanto riportato dal report “Bes” (Benessere equo e sostenibile) pare che solo il 2,6% dei pugliesi sarebbero soddisfatti del loro stato d’animo, Segno del fatto che, proprio loro, sono considerati quelli più infelici del nostro Paese. Sotto tutti i punti di vista: quelli economici e sociali.
Il 13,3% delle persone intervistate ha fatto sapere di essere poco contento delle attuali condizioni in cui vive. Molto felici, invece, ne sono il 44%. La media del voto che i pugliesi assegnerebbero alla propria esistenza è di 7,1%. Poco più superiore alla Campania. Dati a dir poco preoccupanti. Soprattutto se si considera che in quasi tutto il nostro Paese c’è meno benessere rispetto alla media dell’Unione Europea. Proprio in Puglia, invece, ce ne è molto di meno rispetto alla media nazionale.
Le notizie non sono migliori nemmeno per quanto riguarda istruzione, formazione, lavoro e conciliazione dei tempi di vita, oltre ad aspettative di salute e vita. Il 46,6% degli italiani annuncia di avere una “elevata soddisfazione per la vita“. Attraverso una indagine denominata “Aspetti della Vita Quotidiana” è stato reso noto che la soddisfazione per la vita è uno degli indicatori utilizzati per la valutazione del benessere soggettivo degli individui.
Un qualcosa che riguarda specialmente il Sud. In particolar modo Basilicata, Calabria e Campania. Per il Nord-est il 60,5% degli indicatori ricade nei gruppi di livello di Benessere medio-alto e alto e solo il 10,1% nei gruppi basso e medio-basso,. Per quanto riguarda il Sud e le Isole la situazione si inverte (62,0% per il Sud e 58,1% per le Isole).
Le ultime tre regioni per grado di soddisfazione dell’esistenza in Italia sono Puglia, Abruzzo e Campania. L’Istat evidenzia come i giovani, nel Mezzogiorno, non lavorino e studino. Senza dimenticare le disparità economiche che influiscono in maniera devastante. Anche il non riuscire a gestire il lavoro, l’insicurezza, la precarietà, aumentano anche i contrasti in famiglia e tra gli amici.
Finita qui? A quanto pare no visto che sempre a Sud il livello di soddisfazione per le relazioni familiari è molto basso. I più contenti sono gli abitanti del Trentino. Poi gli umbri e lombardi. Coloro che hanno spesso problemi in famiglia sono i pugliesi, campani e lucani. In Puglia 3/4 persone non sono felici di come vadano le cose nella propria famiglia.
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