Molte persone sottovalutano alcune infrazioni commesse, ma in caso di recidiva il rischio di multa aumentata è alto: in quali casi è previsto.
La mancata attenzione ad alcune regole mentre si guida può costare cara ad automobiliste e automobilisti che si mettono in strada per le più svariate cose da fare.
Commettere alcune infrazioni mentre si sta in automobile significa dover affrontare delle inevitabili conseguenze, alcune anche di natura penale.
Si rischia la sospensione della patente anche dopo aver commesso la prima infrazione (vale solo per alcuni casi), ma nell’ipotesi di recidiva la multa aumenta da 166 a 422 euro. Prevista anche la decurtazione da 5 a 10 punti per eventuale utilizzo di cellulari o oggetti simili mentre si guida.
Prevista in questo caso la sospensione della patente da 15 a 30 giorni con una multa che aumenta da 173 a 271 euro per chi entra in un centro abitato e supera i limiti di velocità fra 11 e 40 km/h. Grazie proprio a queste due novità, infatti, il Governo ha pensato bene di inviare al Parlamento il testo di legge che riforma il Codice della strada.
La palla passa adesso a Camera e Senato che dovranno decidere di introdurre queste nuove restrizioni, cosa già proposta negli altri precedenti. Rispetto al testo dello scorso mese di giugno resta confermata la legge che prevede:
In caso di manomissione o disinstallazione del dispositivo di controllo o inibizione, montato sulla vettura, per la persona “sorvegliata” è previsto il raddoppio delle sanzioni. L’ipotesi più leggera è l’arresto fino ad un anno, due per quelli più gravi e multa fino ad un massimo di 12mila euro.
Per il prelievo delle sostanze organiche (saliva) deve esserci un motivo ragionevole che possa far pensare al conducente come persona drogata e quindi in stato di alterazione. Ciò dovrà avvenire “nel rispetto della riservatezza personale e senza pregiudizio per l’integrità fisica“, mediante prelievo di campioni di saliva. Soltanto dopo alcuni controlli in laboratorio, invece, la Polizia Stradale potrà provvedere al ritiro della patente per un periodo “non superiore a 10 giorni“. Guai anche per i minori di 21 anni trovati sotto effetto di droghe o alcol. La patente in questo caso potranno rivederla dopo i 24 anni, stesso limite per chi viene scoperto senza aver conseguito la licenza di guida.
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