Rischio di una nuova pandemia, svelata la possibile causa: lo studio ne è certo e parla chiaro
La speranza è che non si viva più una pandemia come è successa ben quattro anni fa con l’arrivo del Covid che ha inevitabilmente cambiato le nostre vite. Secondo quanto riportato dal noto quotidiano estero “The Guardian” pare che il virus dell’influenza sarà la causa della prossima pandemia. Ne è certo almeno il 57% degli studiosi che hanno espresso il loro parere su questo tema. L’influenza, con il passare degli anni, manifesta dei veri e propri nuovi focolai.
Secondo quanto annunciato dal ricercatore dell’Università di Colonia, Jon Salmanton-García, la forza di questo virus arriva proprio dall’evoluzione costante dell’influenza. Un argomento che verrà trattato nel corso del congresso della “Società Europea di Cinica Microbiologica e le Malattie infettive” a Barcellona. Queste le sue parole: “Queste pandemie potrebbero essere descritte come piccole pandemie. Sono più o meno controllati perché i diversi ceppi che li causano non sono abbastanza virulenti“.
Influenza sarà la prossima pandemia? Per gli scienziati nessun dubbio
Per il 21% degli scienziati, invece, la prossima pandemia sarà causata da un virus che la scienza ancora deve conoscere. Tanto è vero, però, è stata già denominata “Malattia X“. Per il 2% degli intervistati i virus Lassa, Nipah, Ebola e Zika sono stati considerati una grave minaccia globale. Insomma, l’influenza è considerata la minaccia principale per gli scienziati mondiali (almeno la maggior parte). In particolar modo quella riguardante l’influenza aviaria.
Proprio in merito alle ultime notizie del passaggio del virus H5N1 dai volatili ai bovini in decine di allevamenti negli Usa. Segno del fatto che questo potrà essere un problema non da poco per l’essere umano. Anche perché, fino a meno di un anno fa, non ci sono mai stati casi di aviaria nei bovini. Il rischio è che il virus possa penetrare negli animali da fattoria. Ne è certo il capo scienziato dell’Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità), Jeremy Farrar.
Le ultime notizie, però, non parlano affatto che l’H5N1 si stia diffondendo tra gli esseri umani. Il rischio, però, c’è ed è molto alto. Lo stesso Farrar ha precisato che il tasso di mortalità è alto per un semplice motivo: ovvero che gli esseri umani non hanno un’immunità naturale al virus.