Sapevate che la preferenza per un determinato gioco da tavolo rivela un aspetto profondo della vostra personalità?
Nati in tempi antichissimi, come dimostrano gli indizi rinvenuti in tanti documenti e siti archeologici, i giochi da tavolo sono oggi molto diffusi nei Paesi occidentali, soprattutto in Germania. Dal 1979, tale nazione ospita infatti il premio più importante al mondo nel settore ovvero Spiel des Jahres (Gioco dell’Anno).
Tali sfide rappresentano un modo per unire le persone e solitamente il periodo dell’anno in cui impazzano è quello delle festività natalizie. Ci sono poi i cultori di questo genere di partite, coloro che amano cimentarvisi abitualmente per provare il brivido della vittoria e mettere alla prova le proprie abilità di ragionamento.
In entrambi i casi, la scelta di un determinato gioco piuttosto che di un altro sarebbe dettata da motivazioni da ricondurre alla propria personalità. È quanto sostiene lo studioso statunitense di Scienze sociali Nick Yee. Nel suddividere in categorie i giocatori, Yee si è concentrato soprattutto sugli hard gamers, quelli che amano impegnarsi in questi giochi in ogni momento dell’anno.
Il tipo di gioco che più ami ti rivela chi sei: la psicologia dietro tale scelta
Discorso a parte va fatto invece per i classici giochi in scatola che tutti tiriamo giù dallo scaffale quando abbiamo amici e parenti a casa: in questo caso, secondo Yee, si parla di giochi ‘accessibili’, senza regole complesse e adeguati a tutte le età (Monopoli, Scarabeo, Risiko, ecc.), nei quali non è fondamentale la strategia.
Corey Butler, psicologo sociale dell’Università Southwest del Minnesota ed esperto giocatore di scacchi, ha analizzato invece il comportamento dei giocatori occasionali. “Ogni partita in fondo è una simulazione della realtà– spiega a Focus – e rende possibile osservare elementi molto interessanti per gli psicologi come l’autostima, la necessità di prendere decisioni, le motivazioni”.
Abbinando i cinque tratti della personalità (detti in psicologia ‘Big Five’) alle singole preferenze dei giocatori, Butler ha descritto i profili che più si addicono alle varie scatole. La scelta sarebbe da ricondurre ai tratti dell’estroversione e della piacevolezza: “Le persone più piacevoli amano i giochi cooperativi, quelli in cui non c’è un avversario da battere, quelle estroverse spesso apprezzano i giochi in cui la fortuna è una componente importante”.
Ci sono tuttavia parecchie eccezioni: le persone più competitive non prediligono i giochi di squadra perché non possono vincere del tutto, ma allo stesso tempo non li snobbano perché, in caso di sconfitta, non sarebbero i soli a perdere. I giocatori dalla personalità nevrotica, cioè dall’emotività estremamente altalenante, evitano di perdere per non essere travolti da emozioni negative come la delusione e la frustrazione.
Yee ha poi rilevato che i maschi tendono a preferire giochi che permettano loro di vincere e scoprire cose nuove. Le donne, invece, sono più portate a scegliere giochi semplici che offrano il divertimento prima di tutto il resto.