La scelta del nome del bambino è sentita e spesso sofferta per molti neo-genitori. La strana iniziativa del Comune, infatti, ha generato grandi polemiche
Due genitori che aspettano un bambino sono in una sorta di limbo frenetico tra l’ansia, le aspettative, il senso di completezza e le paure che sono un po’ il climax ascendente della vita, un po’ un’altalena di emozioni tremendamente difficili da gestire.
Allora vale la pena godersela e attendere per davvero, in serenità, e anche pensando alle cose importanti, quelle che possono cambiare il destino di una persona. Sbagliare il nome del pargolo, sicuramente bellissimo e dal talento smisurato in qualcosa, quello no, non deve essere neppure concepito. E allora parte il tam tam dei nomi, le liste, le app, le divergenze e i gradimenti comuni, l’ultima spiaggia quando si vuole fare pace e trovare per davvero un accordo.
Se non vi va di fare tutto questo, allora potete trasferirvi a Matera e sarà il Comune a scegliere per voi, o meglio a premiarvi con una somma in denaro. No, non è una delle tante stranezze del nostro Paese, ma semplicemente un’iniziativa abbastanza particolare, lanciata dall’associazione Maria Santissima della Bruna: il nome prescelto è Eustachio, quello del patrono della città.
“Se chiami tuo figlio Eustachio, ti pago”: l’iniziativa crea grandi polemiche a Matera
L’associazione poi ha cercato di aggiustare il tiro, spiegando via social che tutto ciò serviva a “recuperare e promuovere le tradizioni locali, oltre che ad alimentare la devozione nei confronti del patrono della città“. E ancora: “Si tratta di un piccolo gesto per ringraziare tutti i genitori che vorranno usare il nome del santo patrono e mandarlo avanti anche nelle prossime generazioni“. Ma queste affermazioni non convincono.
Il post pubblicato da Festa della Bruna su Facebook ha attirato in poco tempo un gran numero di critiche direttamente sotto al post. Molti utenti hanno fatto notare che una proposta simile risale ai tempi del fascismo, ma in quel caso le persone per vedere soldi dovevano chiamare il figlio Benito, come Mussolini. Le critiche arrivano da ogni lato, anche dai più credenti che non possono essere d’accordo con le sue dichiarazioni.
E poi ogni tanto si possono seguire anche gusto e istinto, senza pensare più di tanto alle conseguenze.