Investire un cane, anche randagio, ha ripercussioni molto importanti dal punto di vista legislativo: cosa bisogna sapere.
Ci sono conseguenze legali importanti che riguardano i casi in cui venga investito un animale, si va dal risarcimento del danno alla sanzione. Non è insolito che capitino incidenti di questo tipo, soprattutto con animali randagi che si trovano su strade a scorrimento veloce o che sbucano fuori nella notte. Risulta impossibile vederli e per questo, quando ci si trova in aree particolari quindi non perimetri propriamente urbani bisogna fare attenzione.
Oltre al fattore morale da considerare, c’è anche quello legale. Investire un animale è sempre un evento traumatico e doloroso, poiché fare del male ai nostri amici a quattro zampe non è certo ciò che desideriamo. Quali ripercussioni, però, ci sono, dal punto di vista della legge?
La legge italiana punisce chi uccide o maltratta un animale, anche se lo ferisce, per futili motivi o crudeltà. Questo vuol dire che la legge considera come dolo la malafede e non l’incidente. Comunque la questione interpella il Codice della Strada, soprattutto se la persona che stava avanzando non rispettava i segnali, il limite di velocità e le indicazioni specifiche. In quel caso però deve esserci l’accertamento dell’ufficiale che può determinare cosa è accaduto, quindi la dinamica e anche come procedere.
Può anche accadere che la persona non si fermi dopo aver investito un animale. E quindi non contatti personalmente le forze dell’ordine per scappare via e quindi per farla franca. In quel caso, laddove sia presente un’altra persona o sia attivata una segnalazione perché vi sono delle telecamere, la gravità aumenta. Non si tratta più di un incidente semplice: se la persona scappa, c’è malafede. Tuttavia ci sono dei vuoti normativi a riguardo. Questo perché, se il cane è di un privato, allora questo può denunciare l’altro, che può essere quini tenuto anche a risarcire il danno.
Se il cane è randagio invece la questione si complica e non in senso buono. Le telecamere di sorveglianza non si possono usare per contestare il codice della strada. Questo se sono di tipo pubblico, se vengono fatte segnalazioni da una persona, su un altro cittadino, senza però fare denuncia per un danno arrecato al proprio animale. L’automobilista non può essere punito a meno che non sia possibile provare la malafede e dal punto di vista amministrativo serve necessariamente l’accertamento sul posto dell’agente.
Tuttavia dal 2010 con la modifica al Codice della Strada è stata introdotta una normativa secondo cui l’automobilista è tenuto a fermarsi per assistere l’animale ferito. Se questo non avviene rischia una multa fino a 1694 euro. Questo obbligo – cosa a cui fare molta attenzione – non vale solo per il guidatore ma per tutti. Anche se c’è una persona a boro deve prestare soccorso altrimenti può essere multato nonostante non guidasse. Se si passa in una zona specifica e si nota un animale ferito bisogna chiamare Asl o polizia.
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