Tuo figlio ha la passione per la cucina? C’è un percorso di studi che può garantirgli un’ottima carriera. Vediamo di cosa si tratta.
Le passioni dei nostri figli andrebbero sempre assecondate fin da quando sono bambini. Poi saranno loro, una volta diventati adulti, che sceglieranno autonomamente quale percorso scolastico o lavorativo intraprendere. Molti ragazzi amano cucinare e questa passione può garantire loro una carriera molto remunerativa e ricca di soddisfazioni.
Un tempo si credeva che la cucina fosse il regno delle donne. Oggi, fortunatamente, questi pregiudizi non esistono più anche perché moltissimi grandi chef di fama mondiale sono uomini. Basti pensare ai pluristellati Bruno Barbieri o Carlo Cracco o al simpaticissimo Antonino Cannavacciuolo. Ma la lista sarebbe lunghissima.
Anche senza arrivare a tali livelli è innegabile che la cucina sia una passione che accomuna uomini e donne perché non solo dà la possibilità di realizzare piatti gustosi ma dà anche la possibilità di creare, di sbizzarrirsi con la fantasia. C’è chi ama creare dipingendo o scolpendo e chi ama creare cucinando.
Se tuo figlio o tua figlia amano stare ai fornelli, non sminuire questa loro passione credendo che studiare Dante e Petrarca sia più importante: tutto ciò che piace è ugualmente importante. Inoltre la passione per la cucina può aprire le porte per una carriera ricca di soddisfazioni e molto remunerativa.
Tuo figlio o tua figlia detestano la matematica e fanno a botte con i congiuntivi ma, in compenso, sono dei piccoli maghi ai fornelli? Spronali a coltivare questa loro passione e proponigli questo percorso formativo perché potrebbero arrivare molto ma molto lontano.
Un tempo si chiamava semplicemente scuola alberghiera. Oggi si chiama istituto per i “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera”. Si tratta di un percorso formativo di 5 anni che può essere intrapreso dopo la scuola media inferiore. Chi non ama studiare ma vuole mettere subito le “mani in pasta” può fermarsi già dopo i primi tre anni: infatti, già dopo tre anni si consegue un diploma professionale che consente di affacciarsi sul mondo del lavoro.
Chi, invece, vuole conseguire un titolo più alto e avere maggiori sbocchi professionali, può studiare altri due anni al termine dei quali otterrà il diploma di maturità con qualifica di tecnico dei servizi turistici o di tecnico dei servizi di ristorazione. Ultimati gli studi sarà molto facile trovare un impiego nel settore della ristorazione come cuoco o come aiuto cuoco o come sommelier.
Ma non solo: infatti non esiste solo l’indirizzo “cucina”, ma è possibile anche optare per i servizi di sala oppure per i servizi di accoglienza turistica. Quest’ultimo indirizzo prevede lo studio di diverse lingue straniere. Tale percorso di studi è uno dei più promettenti e garantisce ottime possibilità di trovare subito lavoro dopo il diploma. Ciò non esclude, tuttavia, la possibilità di iscriversi all’Università.
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