Anche alcuni ormoni, come il cortisolo, antinfiammatorio, seguono il ritmo circadiano. Il livelli di cortisolo sono più alti al mattino e questo può essere d’aiuto a mitigare l’infiammazione durante il giorno e di conseguenza a ridurre i sintomi, sottolinea il Corriere della Sera; quindi quando i livelli di cortisolo iniziano a diminuire la sera, i sintomi possono acuirsi.
Un altro fattore che può peggiorare i sintomi della tosse e del raffreddore durante la notte è il gocciolamento retronasale, come ha chiarito Fabrizio Pregliasco, virologo, direttore sanitario dell’Irccs Ospedale Galeazzi – Sant’Ambrogio di Milano: “Durante il giorno l’accumulo di muco è un problema minore perché la gravità aiuta a drenarlo quando si è in posizione eretta e ci si muove. È più facile soffiarsi il naso. Ma di notte il muco può accumularsi, tappa gli spazi sinusali può finire in gola, rischia di essere rigurgitato e innescare così l’istinto di tossire e liberare le vie respiratorie”.