Impugnare in questo modo lo smartphone può far correre un serio pericolo alle dita della nostra mano. Ecco cosa rischiamo.
Smartphone, dimmi come lo tieni e ti dirò cosa rischi. Potremmo sintetizzare così uno dei pericoli legati a questi dispositivi ormai diventati irrinunciabili nelle nostre vite. Il telefono cellulare assomiglia sempre più a una specie di prolungamento del braccio. Ormai non si contano più le app, le chat di messaggistica, i social network associati a questo piccolo oggetto che è anche un sofisticato concentrato di tecnologia.
Non tutti sanno poi che il cellulare ha un’origine militare. Si tratta infatti di un’invenzione congiunta della General Dynamics (ex Gte, una società specializzata in forniture militari) e dell’Esercito Usa, che aveva bisogno di un telefono portatile utilizzabile nei combattimenti. Non per nulla, a usarlo per primo fu il generale Norman Schwarzkopf durante la prima guerra del Golfo.
Sta di fatto che lo smartphone è diventato parte della nostra esistenza quotidiana. Sono sempre più numerosi gli studi sulle conseguenze psicologiche e sociali dei telefonini. Ma non mancano anche le conseguenze fisiche. Spesso infatti si sente parlare del pericolo corso dalle nostre dita. Scopriamo qual è.
Smartphone, il pericolo per le dita se le teniamo così in mano
Mai sentito parlare del mignolo da smartphone? Quasi tutti tengono il telefono con tre dita (indice, medio e anulare) sul retro del dispositivo, in modo da lasciare il pollice libero di digitare e scorrere sullo schermo mentre sulla parte più bassa è il mignolo a sostenere il peso dello smartphone. Questa posizione può essere dannosa per il mignolo?
La tendenza degli esperti è quella di gettare acqua sul fuoco. Non ci sono evidenze scientifiche per i danni dovuti al mignolo da smartphone, rassicura ad esempio il chirurgo ortopedico statunitense Peter Evans ( Cleveland Clinic, in Florida). Per il dottore di Cleveland è possibile «che le persone che pensano di avere il ‘mignolo da smartphone’ possano avere una condizione di base».
Il dito da monitorare, più che il mignolo, è semmai il pollice che usiamo per toccare lo schermo dello smartphone. Secondo il dottor Evans infatti «le articolazioni del pollice non sono fatte per mandare messaggi e scorrere tutto il giorno». Lo scrolling eccessivo, fa notare l’esperto, può contribuire all’aggravamento di «condizioni sottostanti, come l’artrite, o causare nuovi problemi ai tendini del pollice».
Un altro problema legato all’uso del cellulare è il cosiddetto “gomito da smartphone”, conosciuto in ambito medico come sindrome del tunnel cubitale. Parliamo di una patologia originata dalla compressione o dalla trazione del nervo ulnare nel gomito. Può verificarsi quando si piega per troppo tempo il gomito oltre i novanta gradi, di solito per scrivere. Anche il collo non se la passa bene con lo smartphone, visto che per guardarlo teniamo sempre la testa piegata verso il basso aumentando carico il carico sui muscoli del collo.