Per scoprire un tradimento non è necessario sbirciare il cellulare del partner. Ecco i dettagli da notare e a cui fare attenzione.
Avere il timore che il partner si stia macchiando di tradimento può compromettere l’intera relazione: tante volte si tratta solo di gelosia (magari infondata) mentre altre volte, l’istinto può avere ragione e purtroppo certe avvisaglie nascondono davvero il peggio.
Ad esempio se il partner trascorre tanto tempo su Whatsapp o sui social, è attento a nascondere lo smartphone, è distratto, sembra lontano, la fiducia può vacillare. E avere delle prove può essere utile per trasformare le fantasia e paranoie in realtà oppure per far rientrare la situazione e ritornare a guardare il partner con gli occhi di una volta, senza paura che stia facendo qualcosa di male.
I dettagli da notare per scoprire un tradimento
Non serve sbirciare il cellulare del partner, in particolare le chat, per scoprire un possibile tradimento del partner. Ci sono altri dettagli da guardare come ad esempio la rubrica del telefono: se compaiono contatti “strani” rinominati con nomi banali come “zia” o “mamma”, questi potrebbero nascondere in realtà numeri di telefono di altre persone con cui il partner comunica. Se poi ci sono messaggi compromettenti da parte di questi contatti, le conferme del tradimento saranno evidenti.
Se il partner è sospettoso o agitato quando si gioca con il suo smartphone (anche in modo scherzoso) o si chiede di utilizzarlo per inviare un messaggio, fare una chiamata o navigare su Internet per cercare qualche informazione, allora sta nascondendo qualcosa che non vorrebbe fosse trovato. Osservare gli orari in cui il partner usa lo smartphone, si connette o riceve delle notifiche può significare tutto o significare nulla, bisogna valutare la frequenza con cui questi comportamenti (magari insoliti, si verificano). Però, qualcosa vorrà dire se un partner puntuale, manca ad un certo appuntamento o ritarda.
Anche se è poco rispettoso, creare un account fake e utilizzare siti di incontri proibiti o chat inconfessabili e provare a cercare il profilo del proprio partner (potrebbe aver inserito dati falsi assieme a cose vere): potrebbe essere sconvolgente trovarlo su queste piattaforme quindi essere pronti a questa eventualità. Nonostante sia un’invasione della privacy, si può controllare la cronologia dei dispositivi del partner (ad esempio del computer o quella salvata su un cloud) e vedere foto, chat, numeri di telefono chiamati più di frequente.
Sono tutti dettagli che possono far scovare qualcosa. Spesso infatti chat e telefonate compromettenti vengono cancellate sullo smartphone, ma non su tutti i dispositivi. Sempre nell’ambito di quello che non si dovrebbe fare, poi, ci sono delle app spia che consentono di tenere monitorata l’attività di un numero. In realtà questo si può evitare e utilizzare solo quello che molti smartphone fanno già di default. Questi infatti registrano gli spostamenti e quindi si potranno verificare i posti raggiunti nell’arco del mese, i km percorsi o le città visitate.
Questo è quello che si può fare controllando il telefono o i dispositivi del partner ma molto aiuta il proprio sesto senso: se si teme che la coppia stia affrontando una crisi, c’è mancanza di fiducia, allora niente sostituisce il dialogo. Se mancano degli sguardi, delle attenzioni, se ci si accorge che sta cambiando qualcosa (o è già cambiato), la risposta potrebbe già esserci, senza bisogno di sbirciare il telefono dell’altra persona.
