Trattenere uno starnuto può sembrare l’opzione più educata, ma sottopone a una serie di rischi: gli esperti spiegano perché non farlo
Lo starnuto è un atto respiratorio riflesso che si manifesta con la convulsiva espulsione di una massa d’aria dai polmoni attraverso il naso e la bocca. In linea generale, starnutire è una reazione ad un corpo estraneo di piccole dimensioni, potenzialmente patogeno o irritante, allo scopo di eliminarlo dalle vie aeree.
L’aria dalla bocca e dal naso viene espulsa in un’azione involontaria esplosiva e spasmodica, consentendo al muco di fuoriuscire. Può essere più o meno potente, singolo o ripetuto più volte in una sorta di serie di starnuti. In ogni caso, è capitato a tutti almeno una volta nella vita di trattenerlo. Eppure, la semplice azione di bloccarlo sul nascere può nascondere rischi per nulla trascurabili.
Trattenere uno starnuto fa male: ecco cosa si rischia secondo gli esperti
Starnutire è il modo in cui il corpo elimina sostanze irritanti come germi, pollini o polvere dal naso e dalla gola, ma anche se può mettere a disagio, trattenere uno starnuto espone a rischi anche piuttosto seri. Prima di tutto è bene specificare che, anche se sembra un gesto ridicolo, è utilissimo al tuo organismo, il quale lo usa per eliminare germi, batteri, muco, allergeni e altri corpi estranei. Non a caso starnutisci quando incontri un elemento a cui sei allergico o che può essere dannoso per il tuo corpo, come ad esempio la polvere. Non devi quindi percepirlo come un qualcosa di negativo o da evitare, perché svolge una funzione fondamentale.
Se si blocca la fuoriuscita dello starnuto, il potente flusso d’aria descritto in precedenza inverte la rotta e con la sua elevata pressione, oltre a rilasciare germi e batteri all’interno dell’organismo, può arrecare danni anche agli organi interni. La conseguenza più probabile ed intuibile è la rottura dei capillari della mucosa delle prime vie respiratorie e della congiuntiva che, sottoposti ad una pressione insolita per la loro funzione, si possono lacerare causando emorragie o epistassi.
Un altro dei rischi comuni è la perforazione del timpano e lesioni all’orecchio medio e interno. Tra le altre spiacevoli conseguenze può esserci un forte dolore al petto e un’infezione all’orecchio a causa del muco che non viene eliminato. Il blocco violento e repentino potrebbe anche causare l’indebolimento dei vasi sanguigni del cervello per l’aumento della pressione e, nei casi più gravi, anche alla rottura di un aneurisma cerebrale.
Un esempio citato dal giornale The Bjm e testimoniato dai referti medici della Leicester Royal Infirmary, è quello che riguarda un inglese di 34 anni che, per reprimere uno starnuto si è rotto la parte posteriore della gola tappandosi il naso e chiudendo la bocca nel bel mezzo dell’atto involontario.
In conclusione, non è affatto salutare reprimere lo starnuto, tuttavia può essere prevenuto. La voglia di starnutire, infatti, può essere contrastata riducendo l’esposizione a sostanze irritanti o allergeni; igienizzando e spolverando mobili e stanze di casa per liberarle dalla polvere. Ci sono, poi, altre tecniche e rimedi popolari, come trattenere il respiro per qualche secondo oppure pizzicare il setto nasale, che potrebbero aiutare a non scatenarlo.