Il tumore al seno è la neoplasia più diffusa tra le donne, prevenirlo è possibile attraverso l’adozione di pratiche a cui pochi pensano.
Il tumore al seno, conosciuto come carcinoma della mammella, si verifica quando si registra una moltiplicazione incontrollata di alcune cellule, principalmente quelle della ghiandola mammaria, che si trasformano in cellule maligne. In Italia, secondo i dati diffusi da AIOM-AIRTUM (2020), questo rappresenta il 30,3% di tutti i tumori femminili e risulta essere in crescita tra le giovani donne, ma grazie a una diagnosi precoce e al miglioramento delle terapie, l’87% guarisce. Anzi, la percentuale può aumentare se la diagnosi avviene quando la malattia non è ancora in fase avanzata.
È quindi fondamentale sottoporsi agli screening che sono disponibili sul territorio in genere a partire dai 40 anni. Già da prima, specialmente se si è avuto un caso di cancro al seno o all’ovaio in famiglia, è bene però iniziare con l’autopalpazione ogni mese, oltre a visita senologica ed esami specifici (ecografia mammaria e mammografia). Questo modo di agire dovrebbe poi essere affiancato a uno stile di vita corretto. Anzi, quest’ultimo può essere determinante se si vuole evitare di ammalarsi.
Fai questo e non ti ammali di tumore al seno
Effettuare controlli periodici rappresenta un passo importante per aumentare le possibilità di guarigione dal tumore al seno. A questi possono essere aggiunti quelli da programmare se si nota un nodulo al tatto, ma anche se ci sono retrazioni o fuoriuscite dal capezzolo. Pochi lo sanno, ma c’è un’altra azione a cui pochi pensano, che può rivelarsi determinante per stare in buona salute.
Seguire un’alimentazione il più possibile sana può infatti avere un ruolo fondamentale nella prevenzione per questo tipo di cancro. A metterlo in evidenza è uno studio presentato al congresso mondiale di oncologia ASCO, che ha coinvolto 49 mila donne in post menopausa tra i 50 e i 79 anni, senza precedenti di tumore al seno. I ricercatori hanno scelto di dividere le donne in due gruppi.
il primo non doveva fare alcuna modifica alla propria dieta, con assunzione di grassi pari al 32% delle calorie giornaliere o superiore, il secondo invece era chiamato a seguire un regime alimentare volto a ridurre il consumo di grassi, fino a raggiungere il 20% o meno dell’apporto calorico, a cui si doveva aggiungere una porzione di cereali, frutta e verdura al giorno. Chi apparteneva alla seconda categoria ha dato risultati davvero sorprendenti. Non solo erano più in salute, ma si è registrata una riduzione del 21% del rischio di morte per tumore al seno.
Insomma, prestare una maggiore attenzione a quello che si mangia può essere davvero indispensabile. Come già si sapeva, questo aiuta a garantire benessere a tutto il nostro organismo, ma anche a ridurre la possibilità di incorrere in quella che è ancora oggi la neoplasia più diffusa e temuta dalle donne.
Ci sono poi degli altri comportamenti che possono essere altrettanto utili in un’ottica preventiva. È importante anche tenere sotto controllo il peso e fare attività fisica in modo quasi costante (basta una camminata giornaliera di 15-20 minuti). Anche il consumo di alcol andrebbe ridotto al minimo.
Non dovrebbero mai mancare cereali integrali, vegetali e legumi, oltre a limitare i grassi animali, che tengono sotto controllo insulina e glicemia. La carne non fa male, ma non si dovrebbe superare la dose di 350-500 grammi alla settimana di carne, rossa e bianca. Si dovrebbero poi, se possibile, eliminare del tutto (o almeno ridurre le quantità) insaccati, carni conservate e in scatola.