I ricercatori stanno lanciando l’allarme circa l’aumento di casi di tumore alla tiroide che colpisce sempre più giovani.
Nonostante la ricerca abbia fatto enormi progressi, i tumori rappresentano ancora la maggior parte dei decessi in tutto il mondo. Vi sono alcuni tipi di cancro che hanno maggiore incidenza, e tra questi figurano il tumore al polmone, alla mammella, al colon retto e anche alla tiroide.
Il dato preoccupante emerso da numerosi studi è che la neoplasia a danno della ghiandola che si trova nel collo sta colpendo sempre di più, anche giovani e giovanissimi, nonché bambini.
La tiroide è una ghiandola che si trova nel collo, vicino alla trachea; ha la forma di una farfalla, e dimensioni di pochi centimetri; toccando la parte non si percepisce la sua presenza.
Questa ghiandola è molto importante perché regola numerosi ormoni e quindi funzioni come la frequenza cardiaca, la temperatura del corpo e anche l’assimilazione delle sostanze nutritive, ovvero il metabolismo.
Il tumore che colpisce la tiroide, quindi, innesca gravi problemi alla salute dell’organismo; si stima che questo tipo di cancro rappresenti il 2-3% di quelli totali, anche se di recente le diagnosi sono aumentate. In realtà non si sa di preciso i motivo, anche se gli esperti stanno cercando delle risposte.
Solitamente, il cancro alla tiroide colpisce maggiormente le donne di età intorno ai 50 anni, gli uomini della stessa età ma con incidenza inferiore di un terzo, e i giovani al di sotto dei 16 anni.
Le cause, come detto, possono essere svariate e tra queste c’è la predisposizione genetica o l’aver effettuato radioterapia in giovane età. Alcuni sostengono che la colpa sia anche di un evento catastrofico risalente agli anni ’80, ovvero l’esplosione nucleare di Chernobyl, che ha diffuso nell’atmosfera grandissime quantità di radiazioni.
Fortunatamente, sembra che nella maggior parte dei casi la formazione di cellule tumorali nella tiroide sia di origine benigna. Inizialmente, il cancro può anche essere asintomatico. Se però la massa tumorale si espande, comincia a dare segnali, tra cui:
Naturalmente, se la neoplasia assume carattere maligno e se non viene diagnosticata in tempo, può generare metastasi che vanno a colpire altri organi, come i linfonodi del collo, i polmoni, ma anche il fegato e le ossa, e il sistema nervoso centrale.
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