Una buona prevenzione può aiutare a salvarsi dal male del secolo, ossia il tumore. È proprio la tempestività infatti che fa la differenza.
Nonostante la scienza e la medicina abbiano fatto passi da gigante, ancora oggi si muore a causa del cancro. Sono state trovate molte cure, la maggior parte delle quali palliative, che se fatte in tempo, negli stadi iniziali dell’insorgenza di un tumore, possono portare anche alla guarigione.
Ma in realtà quello che fa la vera differenza nella diagnosi e nella cura di un cancro è la prevenzione, insieme alla velocità. Chi fa prevenzione, e quindi si controlla periodicamente, avrà sicuramente meno probabilità di scoprire un eventuale corpo estraneo in tempi troppo lunghi, e in quel caso avrà la chance di curare per tempo il tumore e ottenere una guarigione completa dal cancro.
Uno dei tumori più invasivi che si conosca è il tumore al polmone, che difficilmente lascia scampo e che, oltre a essere molto spesso sede primaria di cellule tumorali, è anche la sede principale delle metastasi di altri tumori di organi vicini, come la mammella o le ossa. Per fortuna, comunque, ci sono delle avvisaglie che se tenute in considerazione possono aiutare a salvarsi dal cancro ai polmoni.
Come tutti i tumori, almeno a livello statistico, il tumore del polmone nelle fasi iniziali è asintomatico, tanto che spesso viene diagnosticato mentre si fanno esami per altre motivazioni. Quando tuttavia i sintomi si presentano, ci si trova in presenza di tosse, raucedine, sangue nel catarro, respiro corto e dolore al petto, associati a perdita di peso, stanchezza e frequenti infezioni respiratorie.
Tra i fattori di rischio più alti c’è il fumo di sigaretta, che aumenta le probabilità di chi fuma di sviluppare questo tipo di tumore. Ma la cosa grave è che non solo i fumatori attivi sono a rischio: anche il fumo passivo può portare a sviluppare una malattia tumorale polmonare, nonostante magari non si sia fumata una sola sigaretta in tutta la vita.
Il fumo di sigaretta causa circa 8-9 tumori al polmone su 10, ma anche chi è esposto ad agenti cancerogeni chimici come l’amianto, il radon e i metalli pesanti sono a rischio. C’è poi l’inquinamento atmosferico che fa la sua parte, mentre sopra a tutto va ricordato che la predisposizione genetica allo sviluppo dei tumori è il fattore più importante di cui tenere sempre conto.
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