Tumori, vertiginoso aumento tra i giovani: tanto è vero che i massimi esperti sono molto preoccupati
I dati parlano chiaro ed, allo stesso tempo, preoccupano e non poco. I tumori nelle fasce di popolazione più giovane (sotto i 55 anni) sono in costante aumento. Una delle cause, secondo quanto riportato dagli esperti, potrebbe anche essere per via di un invecchiamento precoce a livello biologico e molecolare. Questo è quello che è stato diramato nel corso di uno studio presentato alla conferenza dell’American Association for Cancer Resarch negli USA, precisamente a San Diego.
Segno del fatto che “invecchiare” da giovani può essere una delle cause per via della crescita delle neoplasie. La conferma arriva anche da parte del presidente dell’Associazione italiana di oncologia medica, Massimo Di Maio. Lo studio che porta la firma della “Washington University School of Medicine” ha testato un campione di 150mila persone. Coloro che sono nati dal 1965 hanno un rischio più elevato (17%) di soffrire del fenomeno dell’invecchiamento organico precoce rispetto ai nati tra il 1950-54.
Segno del fatto che stanno aumentando i casi di tumori solidi dei polmoni, gastrointestinali e dell’utero. I ricercatori hanno analizzato i livelli di vari biomarcatori dell’invecchiamento in soggetti tra 37-55 anni. Tra i portatori di biomarcatori è stato evidenziato un aumento del rischio di tumore precoce ai polmoni del 42%, all’intestino o al sistema gastrico del 22% e all’utero del 36%.
Tumori in aumento tra i giovani, esperti sempre più preoccupati
I ricercatori hanno definito questo invecchiamento accelerato utilizzando una combinazione di nove biomarcatori del sangue per definire l’età biologica. Il coautore dello studio Ruiyi Tan ha precisato che, a partire dal 1990 al 2019 si è registrato un aumento del 24% dei tumori a esordio precoce. Un fenomeno che preoccupa e non poco. Tanto è vero che gli USA hanno deciso di effettuare delle importanti modifiche nelle raccomandazioni riguardante la salute pubblica. Gli screening per la prevenzione del cancro al colon sono ora raccomandati a partire dai 45 anni (prima era dai 50).
Se prima negli USA il cancro del colon era considerata la quarta causa di morte negli uomini e donne giovani in oncologia ora è la prima per gli uomini e seconda per le donne. In Italia non sono ancora fuoriusciti i primi dati, ma Di Maio afferma che ci stanno lavorando. Lo stesso precisa: “Sappiamo che il danno alle cellule avviene nel corso degli anni con alterazioni e mutazioni non riparati dal sistema immunitario. Se i danni si cumulano più velocemente è plausibile che possano esserci più casi precoci di tumore“.
Anche se le cause, a dire il vero, non sono ancora state rese note e non sono chiare. “Sembrano pesare i fattori di rischio ai qual siamo sempre più esposti, dai fattori di rischio ambientale quali l’inquinamento agli scorretti stili di vita, come la cattiva alimentazione, la sedentarietà, l’obesità e anche in qualche misura lo stress psicologico“. Insomma, il tutto dipende quasi sicuramente dallo stile di vita che una persona decide di fare.