Il cellulare è divenuto ormai un’estensione dell’essere umano, una convivenza prolungata che può arrecare danni alla nostra salute psicofisica.
Dati, immagini, chat private e lavorative, video, streaming e così via. Tutto concentrato in un unico minuscolo dispositivo. Uno strumento totalizzante ed invadente, ormai tradotto in una vera e propria estensione dell’essere umano. Le innovazioni tecnologiche hanno sicuramente favorito una gestione semplificata della realtà quotidiana e questo è applicabile alle comuni pratiche sociali, così come alle più complesse operazioni chirurgiche e ricerche scientifiche. Al contempo, come per qualsiasi ambito o privilegio, è doveroso non trasformarlo in una dipendenza imprescindibile.
L’abuso di un dispositivo tecnologico, quale ad esempio lo smartphone, può arrecare danni alla nostra salute psicofisica. Prima di tutto, l’esposizione sistematica ad una carrellata frenetica ed infinita di stimoli influenza negativamente la nostra capacità di concentrazione e prestazione. Tanto in ambito lavorativo, quanto privato. In secondo luogo, il suo utilizzo in prossimità delle ore notturne, contempla l’insorgenza di una serie di disagi quali ansia, frustrazione, stress ed insonnia. Ciò non significa demonizzare il cellulare, ma semplicemente sensibilizzare ad adoperarlo in modo più contenuto. È sufficiente seguire poche semplici accortezze per evitare che lo smartphone comprometta il nostro stato di salute.
Smartphone ed ore notturne: come comportarsi
Come spiegato ampiamente da un articolo di Microbiologia Italia, la semplice abitudine di caricare lo smartphone sul comodino a breve distanza dal letto può influenzare negativamente la qualità del sonno. In primo luogo, la luce blu emessa dallo schermo sfavorisce la produzione di melatonina, l’ormone che concilia il riposo profondo. Si fatica così ad addormentarsi e si tende a manifestare un ciclo più irregolare, svegliandosi frequentemente durante la notte e sviluppando un sonno molto più leggero.
In secondo luogo, le radiazioni emesse dal dispositivo possono alterare potenzialmente le nostre funzioni metaboliche, aumentando il rischio di diabete ed obesità. Per non parlare poi dei disagi psicofisici causati dalla stimolazione frenetica del cervello. La mente, di fatto, necessita di riposarsi e dunque è importante interrompere input così invasivi prima di coricarsi. Come procedere dunque? È consigliabile innanzitutto ricaricare lo smartphone in un’altra stanza. Laddove necessitiate della sveglia, potete acquistarne una e gestire il tempo alla vecchia maniera.
Se questo non fosse possibile, sarebbe opportuno impostare la modalità “Non disturbare”, in modo che la luce blu dello schermo venga automaticamente ridimensionata e che le notifiche non vi sveglino durante la notte. In aggiunta, oltre a limitarne l’utilizzo – per favorire il sonno, leggere un buon libro è sicuramente preferibile all’esposizione sui social media – potete lasciare il telefonino alla base del letto, in modo da far disperdere le radiazioni elettromagnetiche nel pavimento.