L’estate sta finendo ma le calde giornate non ancora, per questo ci rimane qualche bagno in piscina da fare: sai come mantenerla pulita?
L’estate 2024 è stata un’estate da record e a dimostrarlo ci sono le caldissime giornate che abbiamo dovuto affrontare per settimane, una dietro l’altra. Per questo andare al mare o in piscina è risultato un salvavita.
Chi ha la fortuna di avere una piscina a disposizione, che sia una di quelle in muratura o una di quelle da montare in giardino, sa che essa comporta una manutenzione attenta e costante. La piscina va infatti mantenuta pulita, eliminando ad esempio foglie o insetti che possono finirvi dentro.
Ma ci sono anche altri elementi a cui fare attenzione, come il bilanciamento chimico dell’acqua. Uno dei parametri da tenere sotto controllo è il pH, che indica il grado di alcalinità o di acidità dell’acqua. Esso si misura con una scala che va da 0 a 14: i valori inferiori a 7 indicano che la soluzione è acida, quelli superiori a 7 che è basica, mentre il 7 indica una soluzione neutra.
Ma qual è la scelta adatta per una piscina? Il valore di pH ideale è compreso tra 7.2 e 7.6. In altre parole l’acqua della piscina dovrà risultare sempre leggermente basica. Ciò è fondamentale sia per assicurare la salute dei bagnanti che per ottimizzare l’efficacia dei disinfettanti (ad esempio il cloro). Inoltre risulta importante anche per l’infrastruttura della piscina in sé.
Un pH troppo basso, infatti, potrebbe comportare corrosione delle parti metalliche. Di contro uno troppo altro potrebbe portare alla formazione di incrostazioni calcaree su tubi o ventole. Andando a inficiare sulle parti strutturali della piscina i costi di manutenzione andrebbero ad aumentare, inoltre la salute dei bagnanti risulterebbe a rischio.
Un pH troppo basso potrebbe portare a secchezza della pelle, nonché esporci a un rischio maggiore di infezioni. Di contro valori troppo alti potrebbero provocare bruciore agli occhi, prurito o irritazioni: tutte conseguenze che durante una rilassante giornata in piscina vorremmo evitare!
È dunque fondamentale imparare a regolare il pH dell’acqua. Una soluzione per aumentarne il valore in caso di necessità è usare il bicarbonato di sodio, un comporto alcalino che riesce ad abbassare i livelli di acidità. Al contrario per abbassare il pH dell’acqua si può far ricorso a composti acidi come l’acido cloridrico. Inutile dire che è di fondamentale importanza evitare i sovradosaggi, proprio per non incorrere nelle problematiche esposte in precedenza.
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