Quando si sceglie un corso di studi è sempre meglio guardare avanti, al futuro, e provare a sapere in anticipo quali prospettive offre ai diplomati
E’ uno dei momenti più importanti della vita di uno studente, almeno mentre lo sta vivendo: la scelta della facoltà universitaria, o meglio del corso universitario da seguire, per poi riuscire a trovare il lavoro dei suoi sogni. La scelta non è facile, perché deve far leva su diversi parametri, primo fra tutti deve ricadere nell’ambito delle materie che si studiano con interesse, con passione. Per scegliere con maggiore consapevolezza è meglio scendere nel dettaglio informandosi sui programmi completi delle varie lauree che si stanno considerando, andando a leggere la descrizione di ogni esame e addirittura arrivare a sfogliare i libri richiesti.
Inoltre riflettere sull’aspetto economico e su quanto sia redditizia una laurea non è poi così sbagliato. Anzi, provare a pensare al proprio futuro non solo in termini di soddisfazione personale, ma anche economica, è del tutto lecito.
Un altro parametro fondamentale è quello relativo alle famose “prospettive”. Ossia conoscere quali sono le lauree più richieste nel mercato del lavoro. In Italia i dati parlano piuttosto chiaramente. Secondo i dati riportati dal Rapporto AlmaLaurea, sono i laureati dei gruppi in informatica e tecnologie ICT, ingegneria industriale e dell’informazione, architettura e ingegneria civile a mostrare le migliori performance occupazionali: Ingegneria industriale e dell’informazione (94,8%), Architettura e ingegneria civile (93,6%), Lauree in ambito Economico (91,6%), Lauree in ambito Scientifico (89,4%). Non molto distanti si posizionano le lauree in ambito Agrario-forestale e Medico- sanitario (entrambe con 87,7%), Scienze motorie e sportive (87,6%), Linguistico (85,9%) e Psicologico (85,5%). Per quanto riguarda invece le lauree magistrali a ciclo unico, le più richieste sono nel mercato del lavoro sono Medicina e Farmacia (92,9%), Architettura e ingegneria civile (92,0%), Veterinaria (91,9%), Educazione e Formazione (88,0%) e Giurisprudenza (81,2%).
Inoltre i diversi indirizzi di studio hanno un forte impatto sui guadagni futuri. Con differenze notevoli a seconda della diversa laurea ottenuta: le lauree magistrali biennali che attualmente garantiscono i migliori stipendi sono quelle in ingegneria industriale e dell’informazione, con uno stipendio medio mensile di 1.893€ e quelle in informatica e tecnologie ICT, che raggiungono i 1.851 euro. Seguono le lauree in ambito economico (1.706 euro ), architettura e ingegneria civile (1.680€) e scientifico (1.625 euro). Per quanto riguarda invece le lauree magistrali a ciclo unico, le facoltà più ricercate sono quelle mediche e farmaceutiche, con uno stipendio medio mensile di 1.898 euro, seguite da veterinaria (1.774 euro), architettura e ingegneria civile (1.643 euro) e quelle in ambito giuridico (1.619 euro). Questi dati vanno contestualizzati, perché se è pur vero che le lauree in materie STEM (cioè Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) sono le migliori per trovare lavoro e anche meglio retribuito, è pur vero che il motivo è che è il settore tecnologico è quello che domina l’economia mondiale. La buona notizia è che comunque negli ultimi anni si è rafforzata la complessiva regolarità con cui gli studenti si laureano (conclude gli studi nei tempi previsti il 62,5% dei laureati del 2022, era il 40,7% nel 2012) e l’età media alla laurea si attesta a 25,6 anni (era 26,7 nel 2012).
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