I viaggi in aereo sono un modo molto comodo di muoversi, però i soggetti che soffrono di queste malattie dovrebbero evitare di prenderlo.
I viaggi in aereo sono il modo più comodo di spostarsi quando si devono affrontare delle tratte lunghe. Grazie alle compagnie low cost, poi, i biglietti sono anche alla portata di tutti i portafogli. Prendere l’aereo è anche un’esperienza divertente per i bambini. Insomma, grazie a questo mezzo in poche ore si riesce e a raggiungere anche un posto che si trova dall’altra parte del mondo.
Le compagnie aeree sono molto attente alle esigenze dei passeggeri e fanno in modo di far viaggiare tutti in sicurezza con una particolare attenzione alla salute. Per questo, se c’è il dubbio che una patologia o una malattia di cui si soffre sia incompatibile con il viaggio in questione, è bene usufruire dei servizi di consulenza che le compagnie aeree offrono e informarsi.
Chi deve evitare i viaggi in aereo: ecco le malattie sconsigliate
Molte volte viaggiare in aereo può essere pericoloso per alcuni soggetti perché con il velivolo si raggiungono delle altitudini che non permetterebbero la sopravvivenza dell’organismo per via delle temperature esterne davvero molto fredde e una pressione parziale di ossigeno molto bassa.
Una persona in salute non risente dello sbalzo di pressione ma una chi ha soffre di specifiche malattie o patologie, come alcune cardiovascolari o polmonari, può sentirsi male. Quindi in questi soggetti potrebbe manifestarsi uno stress del fisico, dovuto anche ad esempio alle tante ore seduti senza muoversi (se si pensa a chi viaggia con l’economy class) con le arterie e le vene compresse. O la possibilità del manifestarsi di fenomeni ischemici, stati venosi e formazione di edemi o di rigonfiamenti, solitamente nelle caviglie e nei piedi.
Le persone che presentano queste malattie dovrebbero evitare di prendere l’aereo o consultarsi con il proprio specialista prima:
- Cardiopatia ischemica con attacchi anginosi recenti
- Bypass coronarico da meno di 10 giorni, senza valutazione preventiva cardiologica
- Scompenso cardiaco
- Ipertensione arteriosa non controllata
- Aritmia non controllata
- Ipertensione polmonare primitiva
- Cardiopatia congenita
- Pazienti portatori di pacemaker non stabilizzati
- Pazienti anziani obesi o con alto indice di massa corporea (BMI) con disordini della coagulazione, policitemia, stati trombofilici o interventi chirurgici recenti o lunghi allettamenti
- Insufficienza respiratoria moderata o grave
- Pazienti con polmoniti, broncopolmoniti, alveoliti, tracheiti, bronchiti acute infettive o TBC in atto
- Pneumotorace da meno di 2 settimane
- Pazienti asmatici, senza broncodilatatori a portata di mano
- Capacità polmonare inferiore al 50%
- Stati anemici moderati o gravi
- Emorragie recenti
- Emoglobinopatie gravi, talassemie gravi e anemia a cellule falciformi
- Epilessia o stati epilettici, senza assunzione farmacologica
- Pazienti psicotici o agitati
- Demenze, Parkinson o stati confusionali, se privi di accompagnamento adeguato.
È anche bene evitare di volare:
- Dopo un intervento di chirurgia addominale e fino a 24 ore dopo una colonscopia
- Prima di 10 giorni da un intervento di neurochirurgia e 48 ore dopo la chirurgia ortopedica
- 2 settimane dopo un intervento chirurgico oftalmico per distacco di retina
- Quando si ha una infezione all’orecchio o una poliposi nasale.
È importante non prendere l’aereo anche se si affrontando una qualsiasi infezione per evitare contagi. Non dovrebbero essere imbarcati neonati prematuri e farebbero meglio a non viaggiare le donne in gravidanza dopo la 36esima settimana di gestazione.