Limitare le discussione è sicuramente consigliato: ecco cosa spiegano gli esperti in merito alle arrabbiature e agli sforzi del cuore
Molto spesso, nelle azioni che si svolgono nel quotidiano, non si valutano i rischi delle stesse. Atteggiamenti che di base reputiamo ‘normali’, possono invece avere delle conseguenze importanti e possono incidere sulla volontà di vivere più a lungo e in salute.
A dare i consigli utili sul tema è stato Franco Berrino che, dopo quarant’anni all’Istituto dei tumori di Milano, come direttore del dipartimento di Medicina preventiva e predittiva, l’epidemiologo è diventato un esperto di longevità e nutrizione. Nel suo ultimo libro, Fermare il tempo offre tante, semplici, regole per vivere più a lungo e felici. Inoltre, in una recente intervista a Oggi, ha dato qualche indicazione per cominciare a vivere meglio.
Vivere più a lungo ed in salute: le parole dell’esperto
“Metà delle gravi malattie croniche potrebbero essere prevenute se avessimo un’alimentazione sana e se mangiassimo il cibo dell’uomo invece che il cibo industriale. Decine di studi dimostrano che i prodotti molto lavorati fanno ammalare e morire di più. Sono cibi studiati per dare dipendenza, un po’ come le sigarette”, spiega il dottor Berrino.
“Per prima cosa – prosegue – togliere bevande zuccherate, salumi trattati con nitriti, pane bianco e zucchero. E poi aggiungere quotidianamente legumi, frutta a guscio, che non fa ingrassare come si crede, e yogurt che può sostituire il latte. Scegliere carboidrati integrali, evitare farine raffinate (0 e 00) e tutti i cibi ultra-lavorati. Prediligere frutta e verdura, di tutti i tipi, e consumare con moderazione le proteine animali. Si hanno benefici anche se si inizia a cambiare dieta a 50-60 anni: un cinquantenne che modifica stile di vita può guadagnare dieci anni di longevità. A 80 anni si conquistano 4-5 anni. Non è mai troppo tardi”.
Oltre a cibo e meditazione il dottor Berrino consiglia anche esercizio fisico quotidiano: “Mezz’ora al giorno può essere sufficiente, va bene anche camminare. L’ideale sarebbero 8 mila passi, 6 mila per gli anziani. Se camperemo fino a 100 anni? Con i progressi della medicina penso di sì, tra due o tre decenni. L’importante è arrivarci sani”.