WhatsApp non è più solo un’app di messaggistica, ormai è diventato a tutti gli effetti un social network, con le sue regole e i suoi trend.
Nata come applicazione per la messaggistica istantanea, WhatsApp ha brevemente fatto dei passi da gigante, soprattutto dopo l’acquisizione da parte di Mark Zuckerberg che l’ha inserita nel suo network Meta, in fatto di progressi tecnologici e funzioni aggiuntive che hanno posizionato l’applicazione ai vertici delle classifiche delle applicazioni di messaggistica e social.
A un certo punto ne è uscita una seconda versione, WhatsApp Business, dedicata propriamente al lavoro, dove i professionisti possono pubblicizzare i loro prodotti e i cataloghi delle proprie attività commerciali, addirittura far inserire nel carrello i loro prodotti direttamente dalla chat in modo da velocizzare la vendita dei loro articoli.
E soprattutto WhatsApp è diventato una sorta di “Instagram privato” in cui è possibile pubblicizzare i cosiddetti “status”, una sorta di alter ego delle storie di Instagram, che però sono visibili solo ai contatti che abbiamo registrati nel nostro cellulare in rubrica. Ma anche queste stories, così come lo status scritto nel profilo di WhatsApp, hanno delle regole che devono essere rispettate.
Gli stati di WhatsApp hanno le loro regole da rispettare
Ci sono norme non scritte che regolano la pubblicazione degli status di WhatsApp che devono essere seguite per non essere considerati fuori moda o di cattivo gusto. Una di queste è la frase “C’è qualcuno?”. Molto popolare soprattutto tra coloro che cercano qualcuno con cui parlare, questa frase è tuttavia “fuori moda” e può farti sembrare di cattivo gusto quando la pubblichi.
Da evitare anche le frasi del buongiorno, perché sono una delle cose che possono fare un’impressione di cattivo gusto sulla piattaforma. Va bene salutare ed essere educati, ma dare il buongiorno così, gratuitamente, non è proprio il massimo dell’espressione social e non è affatto gradito.
No ai link perché innanzitutto non vengono quasi mai cliccati dagli altri utenti, e poi anche se succedesse si rischierebbe di portare chi clicca su un’altra scheda web e facendo sì che questa persona non voglia più avere a che fare con noi. Non si devono mai scrivere frasi che incitano all’odio o alla violenza, e qui oltre che per una questione di etica, è anche perché si rischia la cancellazione dell’account in quanto questo tipo di esternazioni sono considerate anche fuori legge e quindi si è passibili di azioni legali e sanzionatorie.