4 miliardi di persone andranno a votare nel 2024: un rischio mondiale

76 nazioni al voto, il 2024 si appresta a essere l’anno “più elettorale” di sempre e potrebbe anche cambiare la storia del mondo

L’anno appena iniziato, come lo ha definito il Guardian “il Super Bowl della democrazia”, si preannuncia come foriero di cambiamenti, se non altro stando al numero di paesi nel mondo in cui si voterà. Infatti, più di 4 miliardi di persone, cioè oltre la metà della popolazione mondiale, saranno chiamate a esprimere un voto. Tra elezioni nazionali, comunitarie e locali le urne saranno aperte in 76 paesi, pari al 51% della popolazione mondiale.Per definire la strada da percorrere, è il voto libero che decide. Non rispondere a un sondaggio, o stare sui social. Perché la democrazia è fatta di esercizio di libertà”: sono parole del Presidente della Repubblica Mattarella che nel discorso di fine anno ha proposto un appassionato appello alla “partecipazione attiva alla vita civile”.

Un anno di votazioni nel mondo – Cityrumors.it –

 

Anche l’Italia coinvolta

In Italia il 9 giugno si vota per il rinnovo del Parlamento europeo, eleggendone 76 membri. Si voterà anche per cinque presidenti di Regione e per i sindaci di circa 3700 Comuni. La scadenza più ravvicinata riguarda la Sardegna, dove per il “governatore” si voterà il 25 febbraio. Le elezioni europee si terranno in tutti i 27 Paesi membri nel mese di giugno, tra il 6 e il 9, per rinnovare i 720 rappresentanti che faranno parte del parlamento europeo. Da questi dipenderà la nomina del futuro presidente della Commissione europea. “All’estero”, apre Taiwan, dove la popolazione sarà chiamata a decidere fra pochi giorni, il 13 gennaio, data fondamentale proprio per le sue implicazioni nel braccio di ferro, sia ideologico sia territoriale, in corso da decenni tra Cina e Stati Uniti.

Grande importanza per il 5 novembre, un martedì, come sempre è tradizione negli Usa, per le presidenziali negli Stati Uniti, con oltre 160 milioni di elettori. Voto che porterà all’elezione del prossimo inquilino della Casa Bianca, ma anche al rinnovo dell’intera Camera dei Rappresentanti e di un terzo del Senato. Anche in Messico si voterà per il presidente del paese, e le due principali candidate sono entrambe donne.

4 miliardi di persone andranno al voto nel 2024 – Cityrumors.it –

 

Resto del Mondo

In Indonesia si terranno le più grandi elezioni di un solo giorno del pianeta. Più di 200 milioni di elettori indonesiani e 1,75 milioni di cittadini fuori dal paese voteranno per la nomina di presidente, vicepresidente e 20mila rappresentanti ai parlamenti nazionali, provinciali e distrettuali. Si voterà poi nel Regno Unito e in Portogallo, in Tunisia e Algeria. Elezioni in India, evento che l’istituto politico britannico Chatam House ha definito “il più grande esercizio elettorale del mondo, con oltre 900 milioni di elettori registrati”.

Molte di queste consultazioni avranno un impatto politico ed economico che travalica la dimensione locale: su tutte, le parlamentari continentali di giugno e le presidenziali americane di novembre. Ma è difficile sottovalutare anche il peso dell’India (1,4 miliardi di persone), con i seggi che apriranno tra aprile e maggio.

E il mese scorso un sondaggio di Ipsos Knowledge Panel, condotto in sette paesi (Regno Unito, Francia, Italia, Svezia, Polonia, Croazia e Stati Uniti) ha rilevato come tutti i sistemi democratici siano percepiti sempre più come favorevoli soltanto per ricchi e potenti. La metà degli intervistati è insoddisfatta del modo in cui la democrazia funziona nel proprio paese (negli Stati Uniti il 56%, in Francia e in Italia il 51%). In tutti i paesi oggetto dell’indagine emerge netta la sensazione che la democrazia è peggiorata piuttosto che migliorata negli ultimi cinque anni (parere condiviso dal 73% degli intervistati in Francia, dal 70% negli Stati Uniti). Soltanto in Svezia la maggioranza degli elettori (58%) si è dichiarata soddisfatta dalla qualità del funzionamento della democrazia. Il paese più democratico al mondo, secondo Democracy Index, è la Norvegia, seguita da Nuova Zelanda, Islanda, Svezia, Finlandia e Danimarca. L’Italia è in 34ª posizione, alle spalle di Grecia, Botswana, Stati Uniti e Malta.

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