Fabrizio Amati, esponente di Azione, in una intervista a ‘La Gazzetta del Mezzogiorno’ si sofferma sul tema di abuso d’ufficio e difende la scelta del governo di cancellarlo: “Ecco perché”.
Il governo è pronto a cancellare il reato d’abuso d’ufficio. Una scelta non condivisa da parte dell’opposizione, ma Azione è pronta a sostenere l’azione dell’esecutivo.
“Possiamo dire che questo reato non esiste nell’ordinamento giuridico perché nella maggior parte dei casi si arriva ad una assoluzione – sottolinea Amati, esponente di Azione – quello che è da abrogare, di fatto, la strumentalità del reato di abuso d’ufficio per aprire una indagine, nel tentativo di cercare altro“.
“Ecco perché ho definito l’abuso d’ufficio un reato spione”
Amati ha parlato di un reato spione riferendosi ad abuso d’ufficio e in questa intervista spiega il perché: “Qualcuno lo definisce spia, sono reati indicatori, però, quello, in realtà è spione. Per esempio, per la violenza di genere c’è una serie di micro reati come lesioni e le percosse. Quello è un reato spia. In questo caso, invece, possiamo dire che il reato non esiste e, quindi, si rivela un vero e proprio grimaldello“.
“Le conseguenze come sappiamo – continua l’esponente di Azione – è la paura di agire da parte degli amministratori pubblici e dirigenti. Basti per esempio l’edilizia. Dobbiamo avere il coraggio di dire questo reato di fatto non esiste più altrimenti il rischio è quello che nessuno fa più niente“.