L’ex Pm e dirigente politico di Alternativa Popolare spiega a Cityrumors.it la sua posizione sulla riforma sulla giustizia, ma anche dell’assoluzione che l’ha visto protagonista
Una vittoria che da tempo sperava di ottenere. L’assoluzione a formula piena per non aver mai rivelato segreti d’ufficio è qualcosa che per Luca Palamara è stato come entrare in un’altra dimensione e guardare tutti dall’alto verso il basso, ma non con un fare spocchioso, bensì con gli occhi di chi ha sempre cercato di spiegare la verità e soprattutto come stavano le cose, ovvero che lui non aveva fatto nulla di quello di cui veniva accusato. “Se sono contento? Strafelice, è una sentenza che certifica soprattutto che non ho mai voluto in alcun modo il male della magistratura ma anche di non aver mai tramato contro nessun magistrato, come qualcuno ha messo in giro o si pensava. Tante cattiverie e tante, ma tante bugie tutte sconfessate. Chi sa chi sono e mi conosce lo ha sempre saputo. Ora è arrivato a dirlo anche una sentenza da parte di un tribunale, e questa, da magisrato, è la cosa che conta tantissimo“. Un monologo quello di Luca Palamara a Cityrumors.it.
Palamara era stato accusato, con l’altro magistrato Stefano Rocco Fava, di aver rivelato segreti d’ufficio e di aver in qualche modo manipolato alcune situazioni, ma mai cosa fu così “falsa“, ma all’epoca dei fatti, l’ex Pm venne massacrato, ingiuriato e sospeso, ora tutto è stato chiarito anche se Palamara vuole andare a fondo alla questione, soprattutto per capire come sono andate e nate le cose che l’hanno riguardato, anche per sapere, in qualche modo, chi cercò “di impedire che Marcello Viola diventasse Procuratore di Roma, andando ad interferire con l’attività di un organo come il Consiglio Superiore della Magistratura“, tanto che, racconta Palamara a Cityrumors.it, alla Procura di Firenze sono ancora aperti fascicoli e indagini, con Palamara che è pronto e quasi al servizio dei suoi ex colleghi.
L’ex Pm Luca Palamara parla a Cityrumors.it di come vorrebbe seguire la riforma sulla giustizia e ha cominciato in qualche modo ad interessarsene e a parlarne in maniera più approfondita iniziando un percorso che ha appena avviato con Alternativa Popolare di Stefano Bandecchi e questa nuova riforma che ha portato avanti Nordio sulla giustizia non gli dispiace, tanto che la sentenza che lo riguarda gliela fa vedere in maniera da “portare avanti e con forza la voglia di riformare, ma ovviamente non per punire ma per riformare ancora di più cercando di andare a vedere bene alcune distorsioni come i rapporti tra la politica e la magistratura“.
Sull’abuso d’ufficio che è stato abrogato Luca Palamara torna a dire quello che ha sempre detto, ovvero che “adesso che non c’è più tanti pubblici ufficiali avranno meno timore a firmare documenti e atti, ma non è che possono fare tutto, c’è chi sbaglierà perché può succedere e in quel caso la legge farà il suo corso, non che si avvia un iter dal momento della firma…”
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