Il fondatore di Pizza Aut si emoziona del fatto che il presidente della Repubblica li abbia nominati come uno di quegli esempi da seguire
Si è emozionato così tanto che per poco non si è messo a piangere a dirotto il fondatore di Pizza Aut, Nico Acampora quando ha sentito le parole del Presidente Mattarella che citava i ragazzi autistici del ristorante dove lui era stato a primavera per l’inaugurazione. “Quando ho sentito citare PizzAut nel discorso di fine anno sono caduto dalla sedia e mia moglie Stefania ha temuto mi venisse un accidente per l’emozione”, le parole che Acampora esprime e quasi non ha voce mentre le racconta al quotidiano Il Messaggero. Una sorpresa per tutti e anche una grande soddisfazione.
Nico Acampora, fondatore delle due pizzerie brianzole in cui dal 2021 lavorano tantissimo e tutti sono estremamente felici per quello che stanno facendo e per i risultati che si stanno ottenendo, basti pensare che finora sono stati firmati 15 contratti a tempo indeterminato e sono in corso una ventina di tirocini retribuiti destinati a divenire altre assunzioni. Insomma, un progetto che va avanti a gonfie vele, segue Acampora che, quasi corrucciato, ricorda: “Mi viene in mente una neuropsichiatra che disse che ero un papà frustrato incapace di arrendersi alla disabilità del figlio”.
“I ragazzi si sono commossi e hanno detto Mattarella uno di noi”
Nico Acampora non sta nella pelle e più ci pensa, più quasi non ci crede che il Capo dello Stato li abbia citati come esempio da seguire. “Io non mi sento un esempio, questo lo decide chi osserva e vede ciò che stiamo facendo. Di sicuro Pizza Aut ha portato alla ribalta l’autismo e tutto quello che stiamo facendo per questi ragazzi che adesso non sono un problema per lo Stato, ma una risorsa perché lavorano e sono contribuenti“, le parole di Nico Acampora.
Il fondatore di Pizza Aut va avanti per la sua strada anzi ancora di più, visti che sta per inaugurare altri negozi e altre situazioni come PizzaAutObus con un vero e proprio streetfood. “Ci ha definito sognatori. E siamo grati che nel sogno di una Italia più inclusiva e più giusta lui sia presente e si spenda tutti i giorni“, un sogno, quello di un papà, che si è realizzato e non vede l’ora di farne tanti altri per dare gioia e soddisfazioni a ragazzi che non sono mai stati un problema ma possono e saranno sempre di più delle risorse.