In una intervista che ha rilasciato ai microfoni del quotidiano “Sole 24 Ore” è intervenuta la ministra del Lavoro, Marina Elvira Calderone
Un 2024, dal punto di vista della politica, che si preannuncia molto interessante. Tantissimi, infatti, sono i temi che dovranno essere affrontati ed allo stesso tempo raggiunti. Con l’inizio del nuovo anno è stato imposto ufficialmente lo “stop” al Reddito di Cittadinanza. Al suo posto l’Assegno di Inclusione con un “boom” di richieste dal primo giorno (addirittura più di 340mila richieste). In merito a ciò e ad altri argomenti è intervenuta la ministra del Lavoro, Marina Elvira Calderone.
Quest’ultima ne ha parlato in una lunga intervista al ‘Sole 24 Ore’. Queste sono alcune delle sue parole a riguardo: “Con questi nuovi strumenti stiamo cambiando paradigma: stop a sussidi a pioggia, ma sostegni concreti affinché i cittadini possano integrarsi nel mondo del lavoro. Andremo a potenziare la formazione, il programma Gol avrà un miliardo aggiuntivo per spingere le politiche attive, e andremo avanti sulle semplificazioni a favore di imprese e lavoratori“.
Poi ha continuato dicendo: “Al salario minimo legale preferiamo l’equa retribuzione attraverso il rafforzamento della contrattazione. L’obiettivo di legislatura, la riduzione strutturale del costo del lavoro, anche a vantaggio delle aziende”.
Come annunciato in precedenza si è definitivamente conclusa l’esperienza riguardante il Reddito di Cittadinanza. Su questo ha espresso tutta la sua soddisfazione: “Per la prima volta dopo molti anni, l’approccio al lavoro è cambiato. Si tratta di una rivoluzione culturale. Ci siamo ispirati alla Carta costituzionale. Si tratta anche un dovere di partecipare alla crescita del Paese. Le nuove misure di inclusione sociale e lavorativa affermano dunque la centralità del lavoro”.
Poi un consiglio allo Stato: “Deve poter creare delle condizioni affinché i cittadini possano integrarsi nel mondo del lavoro indipendentemente da età, genere o provenienza territoriale. Va sostenuto chi ha oggettivo bisogno va sostenuto. Al sussidio senza via d’uscita preferiamo un accompagnamento al lavoro articolato e condiviso sul territorio, attraverso la formazione e l’aggiornamento che sono una priorità”.
In conclusione si è voluta soffermare proprio sull’assegno di inclusione: “Abbiamo già ricevuto oltre 400 mila domande. C’è stato anche un ampliamento della platea originaria di circa 120 mila nuclei, perché agli ex beneficiari del reddito di cittadinanza si aggiungeranno nuclei che hanno componenti svantaggiati“.
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