Amato e l’appello al Parlamento: “Serve una legge sull’eutanasia”

Il presidente della Corte Costituzionale, Giuliano Amato, ha rilasciato una intervista al quotidiano “La Stampa” dove si è soffermato sull’eutanasia e sull’ultimo caso in Italia 

La vicenda di Anna, la 55enne triestina, prima italiana ad ottenere il suicidio assistito nel nostro Paese ha decisamente fatto rumore. Oltre a rattristare il nostro Paese. Il tutto con l’assistenza completa del Servizio sanitario nazionale. Di questo argomento ne ha affrontato il presidente della Corte Costituzionale, Giuliano Amato. Quest’ultimo ne ha parlato in una intervista alla ‘Stampa‘ dove ha voluto esprimere la propria opinione a riguardo. Tanto da rivolgere un importante appello al Parlamento.

Intervista a 'La Stampa'
Il presidente emerito della Corte Costituzionale, Giuliano Amato (Ansa Foto) Cityrumors.it

Il suo, però, più che altro è un “consiglio” da dare ai vertici alti dello stesso. Tanto da ribadire: “Il Parlamento dovrebbe estendere all’eutanasia riconosciuta al suicidio in determinate condizioni“. Una vicenda, quella di Anna, che ha colpito maggiormente Amato. Ed è per questo motivo che spinge la politica non solo a fare una legge sul fine vita, ma anche una che vada oltre i limiti stabiliti da una sentenza che è stata emanata quattro anni fa.

La Consulta, in quella occasione, ha reso non punibile chi tende ad aiutare un malato a morire in quattro circostanze: quando il paziente è affatto da una “patologia irreversibile“, tenuto in vita da “trattamenti di sostegno vitale”, “fonte di sofferenze fisiche e psicologiche”.

Amato sull’eutanasia: “Immorale attaccare la scelta di Anna”

Amato ha continuato dicendo: “Vi rendete conto che ancora davanti ad una donna come Anna, che ha scelto la strada del suicidio assistito, ci sono alcuni giornali che la attaccano per questa scelta? Ne parlano come di un cedimento perché il sistema sanitario non cura i malati ma trova i soldi per effettuare tutto questo? In tutto questo vedo una immoralità che suscita in me una profonda indignazione“.

Intervista a 'La Stampa'
Il presidente emerito della Corte Costituzionale, Giuliano Amato (Ansa Foto) Cityrumors.it

 

Amato conclude dicendo: “Dobbiamo tutelare i malati che non riescono a somministrarsi un farmaco. Mi auguro che venga raggiunta, quanto prima, una posizione comune su quella che hanno gli stessi medici. Per questi ultimi è pacificamente la morte medicalmente assistita che include il suicidio assistito e l’eutanasia“.

 

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