In una intervista che ha rilasciato al ‘Quotidiano Nazionale’ è intervenuto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso
Un 2023 soddisfacente per il governo targato Giorgia Meloni, anche se molti obiettivi non sono stati raggiunti ma “rimandati” al nuovo anno. Lo stesso che si preannuncia ricchissimo di novità. Questo è quello che fanno sapere gli esponenti dello stesso governo. In particolar modo Adolfo Urso. L’attuale ministro delle Imprese e del Made in Italy ne ha parlato in una lunga intervista che ha rilasciato al ‘Quotidiano Nazionale‘ in cui ha rivelato quali sono gli obiettivi del governo per il 2024.
In primis quello di aumentare le produzioni nel nostro Paese. Queste sono alcune delle sue parole a riguardo: “Chi riporterà linee produttive in Italia avrà una tassazione ridotta del 50%. Poi si potrà contare su un incentivo fiscale che consiste nella non concorrenza alla formazione della base imponibile ai fini delle imposte sui redditi e del valore della produzione ai fini dell’Irap del 50% del reddito imponibile derivante dalle attività d’impresa. Si tenderà ad agire in senso opposto per chi delocalizza”.
Rottamazione auto, a gennaio novità: parola di Urso
Per quanto riguarda gli incentivi alla rottamazione sono in arrivo importanti novità per il prossimo anno: “In caso di cessione a titolo oneroso o di delocalizzazione all’estero dei beni per i quali si è fruito di agevolazioni. Lo stesso è esteso dagli attuali 5 a 10 anni il termine entro cui lo Stato può recuperare tutti gli incentivi erogati. Il governo presenterà a gennaio un piano di incentivi da un miliardo di euro per la rottamazione di automobili euro 0, 1, 2 e 3, altamente inquinanti, da sostituire con un’auto ecologica“.
Poi ha continuato dicendo: “Tassisti ed Ncc avranno incentivi doppi, sia per chi avrà nuove licenze, sia i tassisti che vorranno cambiare auto. I principi alla base del nuovo piano favoriranno i redditi più bassi che avranno un 25% in più di incentivi. Chi ha un Isee sotto i 35.000 euro l’anno potrà avere fino a 13.000 euro per acquistare un’auto elettrica. Ebbene, anche questo piano dovrà rientrare nella strategia di sostegno alle produzioni nazionali“.
In conclusione, riferendosi alla holding multinazionale Stellantis, ha dichiarato: “Nel 2022 l’80% degli incentivi sono andati ad auto prodotte all’estero, il 40% a Stellantis che ha prodotto la metà delle macchine all’estero. Adesso o gli incentivi vanno ad auto Made in Italy oppure ci concentreremo solo sul lato offerta e non sulla domanda. Anche con Stellantis siamo stati chiari, i nostri incentivi per la rottamazione delle auto saranno dati a chi compra auto prodotte in Italia“.