Nel corso di una intervista rilasciata al ‘Messaggero’ è intervenuta il vicesegretario e portavoce del partito ‘Azione’, Mariastella Gelmini
Una giornata importante quella che è stata vissuta dal partito ‘Azione‘ ieri. Ed il motivo è fin troppo ovvio: è stata presentata la proposta di riforma costituzionale. Nel corso di una intervista rilasciata al quotidiano “Il Messaggero” ci ha tenuto a ribadire che il suo partito non può assolutamente pensare che l’elezione diretta del premier possa risolvere ogni tipo di problema nel nostro Paese. Non solo: l’Italia, secondo l’ex ministro, deve poter intervenire su altri argomenti importanti.
Tra questi quello della crisi alla giustizia e ridare una centralità fondamentale al Parlamento. Senza dimenticare quello di rivedere i processo legislativo. Le richieste da parte del partito di Carlo Calenda sono fin troppo chiare: quello di mettere la parola “fine” all’abuso dei decreti legge e di prevedere uno statuto delle opposizioni.
Insomma, proprio come il modello tedesco. Tanto è vero che la Gelmini ha precisato che si ispirano proprio a ciò. Poi ha raccontato un particolare aneddoto con tanto di dati: “Mentre noi stavano cambiando 68 governi e 31 premier, la Germania ha avuto 25 esecutivi e 9 cancellieri. Il cancellierato garantisce stabilità, ma non toglie al capo dello Stato il potere di indicare il primo ministro. Il quale può revocare i propri ministri. Si può mandare a casa il governo solo se c’è una maggioranza alternativa”.
Se il governo ha fatto sapere di essere disponibile nell’effettuare alcune modifiche, la Gelmini non la vede esattamente in questo modo. La frecciatina nei confronti della maggioranza non si è fatta assolutamente attendere: “Hanno provato a correggere il meccanismo della sfiducia costruttiva, ma non ha eliminato il problema: il testo resta confuso”.
La portavoce di ‘Azione’ spera che la Meloni possa aprire un dialogo e che è nel suo interesse avere un confronto con le opposizioni. Parlare di temi importanti come la revisione del processo legislativo ed anche quello relativo allo stop all’abuso di decreti legge. Su questo si aspettano un importante segnale.
Insomma, si aspettano una definitiva ed importante risposta. Non sono del tutto convinti del ddl (tanto da definirlo un sistema “ibrido”) che resta caotico. Senza dimenticare anche il potere di sciogliere le Camere. Poi sui senatori a vita precisa: “Impensabile privarsi di personalità come Liliana Segre o Renzo Piano che danno prestigio e autorevolezza al Senato”.
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