Beppe Grillo torna a far discutere: la villa in provincia di Livorno nel mirino. Il Comune rinnova la concessione spiaggia: è polemica.
Beppe Grillo torna sotto i riflettori per una questione privata. L’ex Movimento Cinque Stelle è uscito dai radar della politica dopo le diatribe con Giuseppe Conte, il quale non gli ha più riconosciuto il ruolo di garante del partito, dopo aver sottoposto il quesito agli elettori pentastellati, e oggi cerca di andare avanti svolgendo le attività che aveva prima di entrare in politica.
Al centro di tutto gli spettacoli che potrebbe presto tornare a fare, abbinati a qualche investimento di rilievo. Uno dei tanti capitali a disposizione dell’ex leader pentastellato è legato alla villa in provincia di Livorno. Precisamente Bibbona. In quei luoghi Grillo ha una vera e propria magione contornata da una spiaggia: vero e proprio panorama di lusso dotato di ogni tipo di comfort.
Beppe Grillo ancora sotto i riflettori
Questo è solo il primo passo dell’attività imprenditoriale che il fondatore del Movimento Cinque Stelle porta avanti. Il Comune di Livorno è ben conscio delle potenzialità dell’imprenditore ex leader politico, anche per questo ha rinnovato la concessione della spiaggia su cui poggia la costruzione: la villa dunque resta al suo posto così come ogni dotazione di cui dispone.
Inoltre non ci sono maggiorazioni perchè l’abitazione risulta essere – ai sensi della Legge vigente – un arenile privato. Scevro, dunque, da qualsiasi tipo di attività economica. La villa conserva il solo scopo di protezione della duna e della vegetazione dunale. Almeno sulla carta. Le specifiche hanno garantito il rinnovo della concessione per altri 10 anni.
La villa a Bibbona diventa un caso politico
La decisione del Comune di Livorno, tuttavia, è diventata un caso politico: ad alzare gli scudi è stata per prima una delegazione di Fratelli d’Italia che rende noto come Grillo, in realtà, da quella villa incassi numerosi affitti. Per la cifra, iniziale, di 16.500 euro a settimana.
Una vera e propria fortuna economica per quella che, in un passato ormai remoto, è stata anche la casa al mare dei marchesi Ginori. Una residenza presente dal 1920. Patrimonio dalla valenza storica, ma anche una ghiotta opportunità imprenditoriale che Grillo, stando a quanto riportato dai rappresentanti di Fratelli d’Italia, avrebbe colto al volo. Chi adopera la villa con spiaggia annessa per scopi commerciali deve avere un adeguamento per le concessioni con relative tariffe. Invece, secondo FDI, Grillo sta avendo un extra-profitto senza alcun controllo o aggiornamento.
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Anche Maurizio Gasparri, capo gruppo di Forza Italia al Senato, attacca l’ex pentastellato: “Mentre i suoi seguaci vogliono gare e bandi per aggredire le piccole e medie imprese, lui ottiene le spiagge in concessione per sollazzarsi a piacimento. Grillo di nome – conclude Gasparri – Marchese del Grillo di fatto”. Il rinnovo della concessione accende il dibattito politico: Beppe Grillo resta in silenzio, per il momento. In attesa di una replica che potrebbe riaccendere i riflettori su una faida di partito tutt’altro che – è il caso di dirlo – all’ultima spiaggia.