Bertinotti non crede nella sinistra: “Non esiste più. Il Pd invece…”

L’ex segretario del Prc, Fausto Bertinotti, ha rilasciato una intervista ai microfoni del quotidiano “Libero” in cui si è voluto soffermare parlando della sinistra

Non è affatto la prima volta che rilascia interviste a giornali “vicini” alla destra. Allo stesso tempo, però, bisogna anche ribadire che non he ha fatte molte. Questa volta, però, lo ha fatto al quotidiano “Libero” in cui ha voluto esprimere un proprio pensiero riguardante la sinistra. Un mondo che, per lo stesso Fausto Bertinotti, non esiste più. Queste sono alcune delle sue parole a riguardo: “Una sinistra italiana secondo me non c`è. Lo dico con molto rammarico. In questo momento, ad oggi, non c`è”.

Intervista a 'Libero'
L’ex segretario del Prc, Fausto Bertinotti (Ansa Foto) Cityrumors.it

 

Alla domanda sulla differenza tra lo sciopero dei sindacati e la manifestazione del Partito Democratico non ha avuto alcun dubbio nel rispondere: “Lo sciopero ha inciso, è entrato nella battaglia politica, ha costretto il governo a entrare in dialettica, in scontro. La manifestazione del Pd niente di tutto questo. Ininfluente. Era una semplice fotografia con autoscatto. Non diceva cosa vogliamo, ma chi siamo”.

Bertinotti sul Pd: “E’ diventato un partito liberale”

Una intervista che ha continuato in questo modo: “Non basta mettersi a rimorchio di una lotta per riscoprire il valore del conflitto sociale. Il Pd questo terreno non lo conosce perché è diventato da diverso tempo un partito liberale. Lo sciopero è stato un successo importante. Forse favorito anche dalle sortite del governo. Perché se tu operi una provocazione nei confronti dello sciopero, automaticamente favorisci la riuscita dello sciopero“.

Intervista a 'Libero'
L’ex segretario del Prc, Fausto Bertinotti (Ansa Foto) Cityrumors.it

 

Sulla questione dei salari non ha dubbi: “Da nessuna parte questo problema è così forte come in Italia. Tra il 1990 e il 2020 i redditi da lavoro in Italia sono scesi, mentre nello stesso periodo sono aumentati del 48% negli Stati Uniti d’America, del 33 in Francia e del 30% in Germania. Un disastro per noi”.

In conclusione si è voluto soffermare sulla questione riguardante il governo guidato da Giorgia Meloni: “Non mi verrebbe mai da dire che questo governo è fascista. Dico però che questo governo scopre delle pulsioni che si riferiscono a vecchie idee fasciste. Non è un governo fascista ma è un governo che recupera dei valori programmatici che furono anche del fascismo”.

 

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