Il vice-ministro dei Trasporti se la prende con gli alleati della Lega e avvisa l’attuale governatore dell’Emilia Romagna: “Se ne deve discutere”
Una battaglia sul terzo mandato in Regione che non ha eguali. I desideri di Bonaccini che si scontrano con la dura realtà di Bignami. O meglio l’attuale governatore dell’Emilia Romagna vorrebbe candidarsi per la terza volta, vista anche l’insistenza della Lega di Salvini di portare avanti il “terzo mandato“, ma il vice-ministro dei Trasporti non è della stessa opinione e lo rimbrotta. “Pensi a finire il suo di mandato invece di pensare di candidarsi per la terza volta”, dice Bignami al Resto del Carlino. Tra i due non c’è mai stato un buon rapporto, lo si era capito dopo l’alluvione e sui soldi che il governo era pronto a versare. Troppo pochi secondo il Governatore, con la replica di Bignami di ricordarsi tutti quelli spesi male fino ad ora.
La proposta della Lega e il desiderio di Bonaccini, non trova d’accordo Bignami che, da un certo punto di vista è rimasto un po’ sorpreso, non tanto dal Governatore emiliano, quanto dalla velocità con la quale il Carroccio abbia fatto passi così avanti sul Terzo Mandato. “Credo si tratti di una richiesta legittima da parte di chi la formula, ma penso anche che ci sia ancora molto tempo per discuterne, con serenità e senza fretta. Attualmente non è all’ordine del giorno“. Per il vice-ministro dei Trasporti non c’è tutta questa fretta nel dover decidere una cosa del genere, soprattutto adesso: “Non vedo un motivo al mondo per iniziare a discuterne con un anno di anticipo. Se ne parlerà, nel caso, dopo le Europee”.
“Non vedo che la Schlein abbia detto nulla sul terzo mandato”
Bignami ne fa una questione politica anche oltre che di struttura legata alla riforma, anche perché secondo il suo parere all’interno dello stesso Pd c’è un po’ di confusione in questo senso, con un paio di problemi che per lui non sarebbero tanto da trascurare: “Il primo? Non mi pare che Elly Schlein si sia mai spesa per un terzo mandato dei governatori in scadenza. Prima di tutto il Pd dovrebbe fare chiarezza al suo interno“. E il secondo? “Un problema di coerenza. Ero in Assemblea Legislativa quando lo stesso Bonaccini, allora consigliere regionale e segretario del Pd emiliano-romagnolo, diede disposizioni al gruppo dem di votare per il limite di due mandati al presidente della Regione. In ogni caso queste discussioni sulle candidature credo interessino molto poco i cittadini“.