Boschi: “Serve un governo stabile, se la proposta è seria, la votiamo”

Una delle dirigenti di Italia Viva parla della Riforma Casellati e dell’elezione diretta del Premier e non sembra così tanto a sfavore

Un cambio di passo e, forse, di programma, anche se fino a un certo punto. La deputata di Italia Viva Maria Elena Boschi, apre alla riforma Casellati, ovvero all’elezione diretta del Premier, una cosa a cui il partito di Matteo Renzi lavora da anni. “Abbiamo fatto una proposta per l’elezione diretta del premier nero su bianco nel programma del 2022 del Terzo polo e, a differenza di altri, noi non abbiamo cambiato idea. Abbiamo presentato un ddl in Senato a prima firma Renzi per il “sindaco d’Italia” mesi fa. Se la proposta del governo sarà seria e coerente, voteremo a favore» .

La mano tesa
Maria Elena Boschi di Italia Viva che incontra Casellati di Forza Italia (Ansa Cityrumors.it)

 

Questa apertura qualcuno la vede come un segnale di apertura alla destra del governo Meloni, ma per la Boschi non è così in alcun modo: “Assolutamente no. È la dimostrazione di serietà verso chi ci ha votato. Noi siamo disponibili a confrontarci con il governo sulle riforme che sono le regole del gioco di tutti, così come sulla riforma della giustizia se garantista. Allo stesso modo, non facciamo sconti ad un governo che aumenta le tasse, penalizza donne e famiglie, ha una gestione disastrosa del fenomeno migratorio e rischia di farci perdere i fondi del Pnrr».

“La proposta? C’è un po’ di diffidenza, ma vediamo il testo della legge”

La dirigente
Maria Elena Boschi, deputata di Italia Viva, al termine dell’incontro con il premier Giorgia Meloni (Ansa Cityrumors.it)

 

Sul fatto di votare o meno l’eventuale riforma, Italia Viva e la deputata Boschi spiega: “Prima vediamo i testi, anche della legge elettorale. Dopo il balletto indecoroso sulla legge di Bilancio con norme che entravano e uscivano via tweet anziché in Cdm, comprenderà la nostra diffidenza rispetto a bozze che girano e poi magari viene fuori che nessuno le ha lette. Nemmeno i leader della maggioranza“.

Una riforma che Italia Viva aveva già bene in mente da anni, ma poi non è riuscita a portarla avanti perché non c’era uniformità di giudizio: “Siamo per un meccanismo semplice e chiaro: i cittadini eleggono il premier e contestualmente la sua maggioranza in Parlamento; se quel premier viene sfiduciato, la parola torna ai cittadini. Altrimenti, non cambia nulla e continueremo ad avere governi instabili. Ma soprattutto i cittadini saranno sempre convinti che il loro voto non conti nulla“.

Gestione cookie