Bufera attorno a Marta Fascina, la “vedova” di Silvio Berlusconi fa infuriare il partito Forza Italia: cosa è successo?
Se in un primo momento avevano chiuso un occhio, questa volta risulta anche per loro chiudere l’altro. Forza Italia sarebbe infuriata con la “vedova” di Silvio Berlusconi, ovvero Marta Fascina. Quest’ultima non ha partecipato all’ultimo congresso del partito. Stesso discorso vale anche per la festa dei 30 anni del partito fondato dal ‘Cavaliere’ che adesso è sotto il controllo di Antonio Tajani. In molti attendevano la sua partecipazione, ma sono rimasti delusi visto che non ha preso parte all’evento.
Tanto è vero che, successivamente, sono nati i primi dubbi e discussioni all’interno del movimento del partito di destra. Anche perché, la stessa Fascina, aveva annunciato la sua presenza durante l’apparizione alla Camera dei deputati di quest’anno (tra l’altro la prima e l’ultima del 2024). In questo modo ha voluto accentuare, sempre di più, le voci di una sua possibile distanza dagli impegni in Parlamento e della stessa Forza Italia.
Secondo quanto riportato dal quotidiano “La Repubblica” pare che questa sua assenza sia stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. In particolar modo alcuni parlamentari di Forza Italia, a quanto pare, non la vedrebbero di buon occhio. Proprio per via di questo suo distacco e per le assenze che sta continuando ad accumulare. Una situazione che, per la nativa di Melito di Porto Salvo, inizia a farsi sempre di più complicata.
Nel frattempo continua il suo silenzio. Soprattutto sui social network dove pubblica, ogni tanto, alcuni post che riguardano il suo compagno morto nel giugno dello scorso anno. Alcuni deputati, nei corridoi del PalaCongressi dell’Eur, avrebbero espresso il loro disappunto per questa sua uscita di scena. Tanto da aggiungere di prendere seriamente dei provvedimenti nei suoi confronti e, soprattutto, salvare la figura del partito.
L’obiettivo è cercare di contrastare questo suo fenomeno dell’assenteismo. Una delle misure che sono state proposte riguardano la rimozione delle giustificazioni per le sue assenze in Aula. Anche perché, fino a questo momento, hanno permesso alla “vedova” di Berlusconi di evitare possibili decurtazioni salariali. Le giustificazioni permettono al deputato assente di ricevere lo stesso la diaria di 206 euro a seduta. Totale? Una cifra che va dai 1.200 ai 1.600 euro al mese.
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