Bufera attorno a Vittorio Sgarbi, il sottosegretario sbotta e lo fa in un intervento alla trasmissione “La Zanzara”: “Ora mi sono rotto i co***ni”
Un Vittorio Sgarbi a 360° quello che è intervenuto, pochi minuti fa, nel corso del programma “La Zanzara” su Radio24, condotto da Giuseppe Cruciani e David Parenzo. L’attuale sottosegretario alla Cultura è attualmente al centro di una bufera che, ovviamente, lo vede come protagonista assoluto. Il noto critico d’arte ha voluto commentare i suoi recenti fatti personali che hanno fatto il giro della rete e, soprattutto, del Paese.
Queste sono alcune delle sue parole a riguardo: “Vado a Piazza Pulita, voglio stenderli. Mi sono rotto i co***ni. Li schiaccerò come dei vermi. L’infetto quotidiano dovrà essere preso e messo al cesso per pulirsi il c**o. Hanno rotto i co****ni. Una ragazza ha pagato 4500 euro per fare una introduzione, l’ha avuta, non capisco dove sia incompatibilità. Sono dei delinquenti, hanno rotto i co****ni, delle facce balorde. Io sono Sottosegretario in quanto Sgarbi, non Sgarbi in quanto sottosegretario”.
Poi ha continuato dicendo: “Sono 50 anni che faccio queste cose. Non esiste questa legge, fare una conferenza è come scrivere un libro. Quando scrive un libro Sangiuliano non ha i diritti? Che discorso è? Tutto assurdo”. Il sottosegretario prosegue: “Fare una conferenza a teatro o scrivere un libro è la stessa cosa. Tu vieni pagato perché vai a teatro e viene a sentirti Berlusconi o Sangiuliano. Non è che le persone pensano che lo fai a gratis, lo stesso vale per un libro. La legge è l’Agcom, mi hanno spiegato che posso fare il presidente del Mart“.
Nel corso dell’intervista ha spiegato che gli sono state chieste anche delle incompatibilità. Dopo aver elencato i suoi incarichi nessuno gli aveva chiesto di non fare uno spettacolo o di presentare un quadro. “Sangiuliano si indigna? Penserà di non essere autore di libri. Il libro su Prezzolini non è attività del ministero, ma dello scrittore. Mi ha anche mandato a rappresentare il Governo alla Garisenda dicendo “Vittorio vai tu, puoi farlo benissimo”.
“La legge parla di incompatibilità in materie affine. Tra un quadro di Parenzo e il Colosseo, non c’è incompatibilità. Anche Sangiuliano incompatibile per questa legge? Certo, ma la legge non esiste”. Poi gli è stato chiesto se, in tutto ciò, la premier Meloni fosse arrabbiata o meno: “Probabilmente con lui, ma io non ho fatto niente. Io non credo che mi tenga a distanza Sangiuliano. Oggi ho scoperto anche di essere incompatibile con Miss Italia“.
Poi ha continuato dicendo: “Un mio collaboratore traditore ha usato la mail di Nino Ippolito per mandare questa roba ai giornali. Ha creato un romanzo criminale che non esiste”. In conclusione si è voluto difendere dai continui attacchi da parte del “Fatto Quotidiano“: “Parlano per sputtanare uno del governo di centrodestra. Non c’è nessun caso. Non penso proprio a dimettermi. Vogliono colpire un nemico, tutta una campagna. Non sono preoccupato. Mai chiesto un rimborso, ho quello che mi serve“.
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