In un’intervista a ‘Il Foglio’ il sindaco di Roma Gualtieri si difende sulla questione taxi e attacca in modo molto duro il governo. Ecco le sue parole.
A Roma tra i diversi problemi di questi ultimi mesi c’è anche la questione taxi. Il sindaco Gualtieri in un’intervista a Il Foglio si difende dalle critiche e attacca duramente il governo. “A fronte di un risparmio calcolato in 45 giorni in un anno per le nuove licenze – spiega il sindaco della Capitale – noi andremmo a perdere diversi milioni di euro. Per questo motivo abbiamo deciso di procedere con l’aumento ordinario“.
“Con questa misura non viene risolto assolutamente il problema – aggiunge Gualtieri – semplicemente si riducono in misura limitata i tempi per il rilascio delle licenze. Per noi che vogliamo mille nuovi taxi significa rinunciare a diversi milioni di euro e per questo motivo abbiamo deciso di seguire la strada ordinaria“.
La situazione più critica a Roma è sicuramente quella di Termini. “In quel caso i taxi mancano a causa delle corse brevi – spiega Gualtieri – il nostro margine di azione in questo caso è davvero stretto. Non possiamo neanche sapere dove sono i taxi con queste regole. Purtroppo il dl Asset non aggiorna le regole del 1992. Ma, nonostante questa assenza di un miglioramento normativo, posso garantire che a Roma ci saranno più taxi”.
E sulle tempistiche Gualtieri annuncia: “L’obiettivo è quello di farcela entro il Giubileo. Poteri commissariali? Li potremmo utilizzarli solamente per prendere provvedimenti temporaneo e non per misure permanenti come, per esempio, l’assegnazione di licenze ordinarie”.
Non solo la questione taxi, il sindaco Gualtieri è al lavoro per ottenere gli ultimi voti per l’assegnazione dell’Expo: “Mi aspetto anche il sostegno dell’Albania. E’ un Paese fratello e potrebbe avere moltissimi vantaggi. Il mio amico Erion Veljai, sindaco di Tirana, ha garantito il suo apporto e mi auguro che lo faccia anche il governo“.
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